La biblioteca digitale della Sardegna (Il Messaggero Sardo, maggio 2008)

Questo servizio costituisce un ineguagliabile contenitore di testimonianze audiovisive e per il fatto di rendere disponibili facilmente e gratuitamente un grande numero documenti altrimenti non disponibili al grande pubblico assume il prezioso valore di risorsa democratica e non esclusiva.
Il numero di documenti testuali e di file audio e video è poi destinato a crescere con il tempo, attraverso donazioni di privati e acquisizioni da biblioteche, musei e fondazioni. La biblioteca digitale della Sardegna ha anche l’enorme pregio di rendere disponibili pagine antiche (e delicate) come la Carta De Logu del 1400, la cui consultazione non è più un privilegio riservato a pochi.
Aprendo il sito della Sardegna Digital Library si trovano immediatamente le quatto sezioni: Video, Immagini, Audio, Pubblicazioni, suddivise nei seguenti argomenti: Ambiente e territorio, Archeologia, Architettura, Arte, Artigianato, Cartografia, Enogastronomia, Eventi, Flora e fauna, Letteratura, Lingua sarda, Luoghi della cultura, Musica, Sport, Storia e tradizioni.
Le potenzialità della biblioteca digitale sono immense, dalla consultazione privata all’uso accademico, ma i materiali, opportunamente scelti, possono essere utilizzati a scuola e rappresentano un patrimonio culturale di immenso valore. L’importanza della conservazione della conoscenza e della sua disponibilità per le generazioni future, non possono al momento essere valutati. L’unica carenza è a nostro parere l’assenza, di tre argomenti, scienza, tecnologia e medicina, che in Sardegna hanno avuto (come le miniere), hanno (ad esempio lo studio delle caratteristiche genetiche della popolazione sarda) e avranno (basti pensare al radiotelescopio in costruzione a San Basilio) significative espressioni, per le quali la documentazione audiovisiva sarebbe di sicuro interesse.
ANDREA MAMELI (Il Messaggero Sardo, maggio 2008)
www.sardegnadigitallibrary.it
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