Astronauti a Su Bentu. Dalle viscere della Terra allo spazio (L'Unione Sarda, 15 agosto 2008)

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Astronauti a Su Bentu. Dalle viscere della Terra allo spazio (L'Unione Sarda, 15 agosto 2008)

Caverne frequentate 10 mila anni fa dai sardi del neolitico. Poi rifugio per animali selvatici e latitanti imprendibili. Oggi richiamo internazionale per speleologi e scienziati. Sono le grotte del Supramonte, meraviglie carsiche teatro di epiche ricerche, la più celebre delle quali “La caccia al Grande Collettore” (descritta da Vittorio Crobu sullo speciale del bimestrale Darwin “La Sardegna che non ti aspetti”) sarà presentata a Orosei sabato 16 agosto (alle 22 nel Cortile di Sant’Antonio) dalla speleologa Carla Corongiu.
Ma ora queste straordinarie caratteristiche naturali si rivelano utili anche per altri scopi: «La grotta Su Bentu di Oliena sarà utilizzata per l’addestramento degli astronauti dell’agenzia spaziale europea – spiega il giornalista scientifico Gianfranco Bangone, ideatore delle serate di Orosei – e la professionalità degli speleologi sardi viene richiesta a garanzia del successo dell’operazione.»
Professionalità riconosciuta dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che tre anni fa, proprio a Su Bentu, organizzò l’esercitazione nazionale di soccorso speleologico.
«L’esplorazione della grotta – spiega Marcello Moi, speleologo del Centro Speleo Archeologico Dorgali Csad e scopritore, con Vittorio Crobu, del Grande Collettore – sarà preceduta da tre giornate di addestramento all’utilizzo dei materiali, a Cala Gonone. Il campo base sotterraneo è a tre ore dall’ingresso della grotta, nella quale si resterà per 6 giorni, in completo isolamento: durante tutto il periodo dell’addestramento la zona sarà inaccessibile agli estranei.»
Il ruolo del gruppo sardo
«Dovremo garantire, con la collaborazione del Soccorso Alpino e Speleologico e della Federazione Speleologica Sarda, la sicurezza dell’operazione e l’istruzione all’uso dei materiali. Siamo orgogliosi di esser stati scelti per l’esercitazione dell’Esa. È molto stimolante partecipare a simili attività in una grotta di 15 km, ancora non del tutto esplorata.»
Dal 1963 Neil Armstrong, John H. Glenn e gli altri astronauti della missione Apollo furono sottoposti a impegnativi corsi di sopravvivenza, nella giungla tropicale e nel deserto. Dal 2004 gli incursori del 9° Reggimento Col Moschin, di cui faceva parte anche l’astronauta dell’Esa Paolo Nespoli, si occupano di preparare gli astronauti di varie nazionalità, in Sardegna e sul Monte Bianco, in base a un accordo con l’Esa e con l’Agenzia Spaziale Italiana. L’equilibrio psicologico e la resistenza allo stress di una missione spaziale si raggiungono sperimentando situazioni estreme. L’ambiente grotta crea elementi di stress simili a quelli di un volo di lunga durata: la grotta Su Bentu è stata scelta dall’Advanced Training Solutions di Pesaro, la società incaricata dall’Esa per coordinare l’addestramento, dopo attente valutazioni sui luoghi e le risorse locali, dalla grotta Donini di Urzulei alle grotte carsiche del Supramonte.
L’esercitazione di Su Bentu, si svolgerà nell’ultima settimana di settembre. Per Loredana Bessone, responsabile dell’addestramento degli istruttori degli astronauti della stazione spaziale internazionale, gli obiettivi dell’operazione sono numerosi: «Nella preparazione a voli di lunga durata è stato istituito un programma internazionale di istruzione al lavoro di gruppo, basato su un modello di comportamento definito in modo congiunto dall’Esa, dalla NASA, e dalle agenzie spaziali russa (FSA), canadese (CSA) e giapponese (JAXA). Questo modello di comportamento definisce il profilo dell’astronauta ideale dal punto di vista delle capacità di comunicazione, decisione e risoluzione di problemi, del lavoro di gruppo, della capacità di direzione di una squadra, della sensibilità al lavoro in contesti multi-culturali. Tali competenze sono fondamentali ad assicurare, insieme con le capacità tecniche e operazionali, la sicurezza dell' equipaggio e dei veicoli spaziali e il compimento efficiente degli obiettivi della missione.»
«Tre dei corsi proposti dall'ESA per gli astronauti della stazione spaziale si svolgono in Sardegna. Quello citato, in grotta, prevede sei giorni di esplorazione e vita di gruppo in una grotta, preceduti da tre giorni di preparazione tecnica e comportamentale. Il corso di settembre sarà un' esercitazione di verifica della qualità e preparazione del corso, alla quale parteciperà personale coinvolto nell' addestramento e astronauti con esperienza operativa nel volo spaziale. L’esercitazione comporterà l’esplorazione della grotta e la stesura di mappe cartografiche e servirà a migliorare la gestione del gruppo. Fornirà inoltre dati fisiologici sulla vita in ambienti isolati. In futuro si aggiungeranno esercitazioni sulle analisi geologiche e la ricerca di popolazioni batteriche, in preparazione di missioni su Marte.»
ANDREA MAMELI

Commenti

Annarita ha detto…
Ciao, Andrea! Ho segnalto il tuo articolo a questo indirizzo:

http://scientificando.splinder.com/post/18120801/Gli+Astronauti+Dell%27ESA+Si+Add

A presto!
annarita

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