Le radici del Ficus e la cultura penetrante (Cagliari, ex caserme Trieste)

Il libretto contiene la cronologia del territorio e le testimonianze di alcuni abitanti della zona. Tra questi c'è chi invoca la salvaguardia dei ruderi, ormai tutt'uno con le piante. Ci sono anche i Vigili Urbani, la cui sede è a pochi metri dai Ficus, rispettosi della storia di questi luoghi.

Se immaginiamo la cultura, come faceva il fisico austriaco Fritjof Capra (autore del celebre Il Tao della fisica, 1975), come una cellula dotata di un nucleo ben delineato e confini indefiniti, allora forse ha proprio senso parlare di cultura penetrante in relazione alle storie che circondano alcuni pezzi di città.
Il Ficus retusa, pianta sacra in India, ha lavorato in religioso silenzio per almeno 9 anni e sue radici hanno ricoperto i ruderi delle ex caserme Trieste rimarcandone le sagome. La crescita degli alberi ha generato rielaborazioni architettoniche a dir poco straordinarie.
L'iniziativa the green architect è stata presentata questo pomeriggio nello spazio meme di Cagliari: uno spazio espositivo ma non solo, un luogo per il confronto e per sperimentazione. Un luogo, spiegano i curatori nel loro blog: «in cui l’artista non sia più soltanto mero elemento decorativo o di contorno paragonabile a patatine fritte e insalata mista, ma al contrario sia la portata principale, il fulcro attorno alla quale possa continuare l’evoluzione e l’equilibrio, un luogo della “sopravvivenza”.»
E se l'iniziativa di Marta Anatra un risultato lo ha subito prodotto è, in me, l'aumento di attenzione nel rapporto tra le case e le piante, facendomi notare (e fotografare, come si vede sotto) una casa ricoperta di edera proprio a pochi passi dallo spazio meme, in via Mameli.

Andrea Mameli, Blog linguaggiomacchina.it
3 giugno 2011
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