Tempo e spazio in Chronopolis di Ballard. Un saggio di Ignazio Sanna nel blog di Daniele Barbieri.
I greci avevano diverse parole per indicare il tempo: Kronos (il tempo cronologico) e Kairos (il momento propizio). Ma anche Aion: l’eternità. Al conflitto tra i primi due sensi del tempo è dedicato il racconto del 1960 di J.G. Ballard: Chronopolis . L'intenzione dichiarata di Ballard era quella di disegnare la psicologia del futuro: non a caso il suo principale contributo alla fantascienza moderna è il concetto di spazio interiore : "Which Way to Inner Space" (New Worlds, 1962). Il protagonista di Chronopolis, Conrad Newman, è alla ricerca di un tempo significativo da contrapporre allo scorrere della vita monotona e noiosa. Vi è qui una sorta di ossessione della misura del tempo in una società in cui l'orologio è vietato. A questo tema è dedicato un saggio di Ignazio Sanna pubblicato nel blog di Daniele Barbieri: Tempo e spazio in Chronopolis di Ballard (12 luglio 2011). Nel saggio "Le forme del tempo e del cronotopo nel romanzo" - scrive Sanna nel blog