Serendipità non troppo casuale. Un articolo di Patrizia Caraveo sul Sole 24 ore di oggi invita a pensare a come pensiamo (thanks to Michael Nielsen)

Facebook is not Evil Andrea Mameli Serendipity programmata è il titolo di uno stimolante articolo pubblicato oggi sul Sole 24 ore (inserto Domenica). Lo firma l'astrofisica Patrizia Caraveo, la quale smessi per un momento i panni dell'esploratrice del cosmo va a vedere in che modo la cooperazione scientifica diffusa (Citizen Science) sta trasformando le relazioni tra "scienza amatoriale" e "scienza professionale". Ma è anche un invito a pensare a come pensiamo e a riflettere su come ci informiamo.
Michael Nielsen Reinventing Discovery La serendipità è un tema che mi sta a cuore (chi segue Linguaggio Macchina lo sa) e se solo penso alla quantità di notizie (di qualità) che riesco a catturare grazie a segnalazioni su Twitter e Facebook, direi che il mio cervello ne trae notevole beneficio. O almeno credo. E se poi c'è da scremare tra informazione corretta e bufale? Meglio: andare a rovistare fino a trovare la fonte è una soddisfazione non da poco. Sfiorai l'argomento quattro anni fa in un articolo per una bellissima rivista (purtroppo scomparsa) edita dalla Cuec di Cagliari: "E-mail tra vantaggi palesi e insidie nascoste" NAE (Anno VII n. 25/2008).
L'articolo del Sole introduce un nuovo argomento: al paradigma del cervello aiutato da scoperte (e da incontri) casuali si sostituisce la serendipità pianificata, quella propugnata da Michael Nielsen nel libro Reinventing Discovery. The new era of networked Science.
L'articolo di Patrizia Caraveo è da leggere e da usare come punto di partenza. Come sempre serendipicamente.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it domenica 12 febbraio 2012


Books: ‘Reinventing Discovery: The New Era of Networked Science’ by Michael Nielsen By Bora Zivkovic. Scientific American, November 28, 2011
(...)
It is almost easier to describe this book by stating what it is not…
It is not an utopian, hyper-optimistic manifesto for all things Open Science (though the tone is generally optimistic and positive).
It is not an encyclopedia listing thousands of Open Science projects that people have started over the years, so your favourites (including perhaps a project of your own) are unlikely to be mentioned there.
What it is, is a careful examination of the potential for new ways of producing new knowledge. Note that it is not titled “Reinventing Science” or “Reinventing Research” but “Reinventing Discovery”, a much broader concept than just science. It is about various ways in which groups of people, by finding each other online and working together (either cooperatively or competitively), can make new discoveries about the world.
(...)

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