Comunicare la ricerca: domani i risultati di uno studio CNR e Agorà Scienza.
L’80% dei fisici italiani si è occupato almeno una volta di divulgazione scientifica negli ultimi tre anni: è un dato contenuto nell'indagine condotta dall’Irpps-Cnr (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR) in collaborazione con il Centro interuniversitario Agorà scienza di Torino. Tutti i risultati della ricerca saranno presentati domani nel corso dell'evento: "Ricercare e comunicare" (Area di ricerca del Cnr di Milano, Via Bassini 15, con inizio alle 9).
Le modalità preferite:
Perché intervistare proprio i fisici? «All’interno del panorama scientifico italiano - spiega Adriana Valente, ricercatrice dell’Irpps-Cnr, autrice dell’indagine insieme a Loredana Cerbara, Sveva Avveduto (Irpps-Cnr) e Alba L’Astorina (Istituto per il rilevamento magnetico elettromagnetico dell’ambiente: Irea-Cnr) - è una comunità unitaria e con forte senso di appartenenza, che si è sempre confrontata con la comunicazione. E che sin dall’uso del nucleare a scopo militare si è trovata a dover affrontare la questione dell’impatto della scienza sulla società.»
I ricercatori privilegiano due modalità di comunicazione: incontri in conferenze, festival e mostre e attività di formazione rivolte al mondo della scuola: «All’Infn e all’università - sottolinea Sveva Avveduto (Irpps) - queste ultime sono la forma prioritaria, cui partecipa circa la metà degli intervistati. Cnr e Inaf prediligono eventi come la Notte dei Ricercatori per il 55% al Cnr e per il 62% all’Inaf. Le attività tramite stampa e media si posizionano al terzo posto, seguite da interventi via internet come blog, forum o newsletter. All’ultimo posto dibattiti e confronti diretti a società civile, politici, amministratori, imprese, che oscillano tra il 10 e il 20%.»
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 17 dicembre 2012
Le modalità preferite:
- conferenze
- festival e attività con le scuole
- attività di comunicazione svolte attraverso stampa e Internet
Perché intervistare proprio i fisici? «All’interno del panorama scientifico italiano - spiega Adriana Valente, ricercatrice dell’Irpps-Cnr, autrice dell’indagine insieme a Loredana Cerbara, Sveva Avveduto (Irpps-Cnr) e Alba L’Astorina (Istituto per il rilevamento magnetico elettromagnetico dell’ambiente: Irea-Cnr) - è una comunità unitaria e con forte senso di appartenenza, che si è sempre confrontata con la comunicazione. E che sin dall’uso del nucleare a scopo militare si è trovata a dover affrontare la questione dell’impatto della scienza sulla società.»
I ricercatori privilegiano due modalità di comunicazione: incontri in conferenze, festival e mostre e attività di formazione rivolte al mondo della scuola: «All’Infn e all’università - sottolinea Sveva Avveduto (Irpps) - queste ultime sono la forma prioritaria, cui partecipa circa la metà degli intervistati. Cnr e Inaf prediligono eventi come la Notte dei Ricercatori per il 55% al Cnr e per il 62% all’Inaf. Le attività tramite stampa e media si posizionano al terzo posto, seguite da interventi via internet come blog, forum o newsletter. All’ultimo posto dibattiti e confronti diretti a società civile, politici, amministratori, imprese, che oscillano tra il 10 e il 20%.»
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