Ridurre l'impatto ambientale delle centrali solari a torre. Nella domanda di brevetto depositata dal CRS4 una possibile soluzione di questo problema


L'orientamento degli eliostati segue il movimento (apparente) del Sole e varia al variare delle condizioni di insolazione (per esempio in caso di presenza di nubi). Grazie a questa invenzione la produzione di energia solare raccolta dagli specchi può aumentare anche del 40% a parità di infrastuttura utilizzata (eliostati, area occupata, blocco di potenza, acqua per la gestione dell'impianto). Tutte le potenzialità di questo metodo di controllo vengono espressa quando l'impianto è costituito da un numero elevato di torri e si può così sfruttare appieno la gestione ottimizzata a livello globale dell'impianto. Non è da trascurare anche la possibilità, offerta da questo sistema, di adattare il puntamento degli specchi in caso di manutenzione alle torri riceventi, ridirigendo verso torri adiacenti il flusso solare raccolto e riflesso dagli eliostati, il tutto in maniera completamente automatica.
Uno degli aspetti più rilevanti dell'invenzione di Leonardi e Cogoni risiede nella possibilità di ottimizzare lo spazio occupato dagli specchi e l'altezza delle torri, riducendo al minimo il ricoprimento del suolo e l'impatto visivo. Inoltre un sistema di controllo degli eliostati così sofisticato permette di installare questo tipo di struttura anche in terreni di scarso interesse agricolo, come cave abbandonate, aree militari dismesse, zone industriali e terreni contaminati.
La domanda di brevetto nazionale (numero MI2013A000168) è denominata "Procedimento e dispositivo per il controllo di un impianto ad energia solare del tipo a concentrazione su più torri con eliostati".
La simulazione è stata fatta con 4 torri e 4 gruppi di eliostati, i quali si dispongono adattando la loro inclinazione per raggiungere il più alto grado di ottimizzazione energetica.
La simulazione nel video mostra le disposizioni degli eliostati in riferimento a 4 torri con il sole allo zenith. Gli specchi hanno un diametro di 3,5 metri, le torri sono alte 40 metri, la copertura del terreno è del 91%.
Gradualmente gli eliostati si orientano verso le torri per ottimizzare la trasmissione dell'energia solare in direzione della torre più in posizione più adeguata.
Nella fase finale la disposizione degli eliostati è apparentemente "disordinata" ma l'incremento di potenza erogata può raggiungere il 40%.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 21 Febbraio 2013
I sistemi a Torre Solare: Ricerca e Sviluppo nella tecnologia solare ad alta Concentrazione (Erminia Leonardi, CRS4) seminario 13 Dicembre 2012CRS4, domanda di brevetto italiano per un sistema di controllo dell'energia prodotta da impianti di energia solare a torre (CRS4, press release, 21/2/2013)
Domanda di Brevetto del CRS4 impianti solari multitorre (CRS4 news, 21/2/2013)
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