Dalle microalghe un aiuto contro il tumore della cervice uterina. Studio ENEA-IRE pubblicato su Plos ONE.

Chloroplast transformation of C. reinhardtii with recombinant E7 genes
Dalle microalghe un aiuto contro il tumore della cervice uterina: è quanto emerge da una ricerca pubblicata su Plos ONE: A Chlamydomonas-Derived Human Papillomavirus 16 E7 Vaccine Induces Specific Tumor Protection.
Il gruppo di lavoro era coordinato da Giovanni Giuliano e Rosella Franconi (ENEA) e da Aldo Venturi (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, IRE).
Il cancro del collo dell’utero è dovuto all’infezione da ceppi oncogenici (cioè che causano tumore) del virus del papilloma umano (HPV). I vaccini attualmente disponibili sono preventivi, ovvero impediscono l’infezione da parte di HPV, ma non proteggono i soggetti già infettati dal successivo sviluppo del tumore. Inoltre, il loro costo elevato ne impedisce la diffusione in aree del mondo a basso reddito, dove i rischi di infezione sono maggiori. HPV induce la formazione di tumori inserendosi all’interno delle cellule epiteliali dell’utero e producendo una serie di proteine che ne causano la proliferazione incontrollata. Queste proteine, che sono espresse dalle cellule tumorali, sono dei possibili obiettivi per la formulazione di vaccini terapeutici, che proteggano soggetti già infettati dal successivo sviluppo del tumore.
I gruppi ENEA e IRE hanno introdotto nella microalga Chlamydomonas reinhardtii il gene per una di queste proteine, la proteina E7. Il gene è stato modificato in modo da abolire le proprietà oncogeniche della proteina, ma non la sua capacità di indurre una risposta immunitaria. La proteina prodotta in Chlamydomonas è stata purificata ed iniettata in topi, inducendo una risposta immune e proteggendoli dalla successiva iniezione di cellule tumorali. Il 60% dei topi vaccinati con la proteina E7 prodotta da Chlamydomonas non ha sviluppato tumori 13 settimane dopo l’iniezione di cellule tumorali, contro lo 0% dei topi non vaccinati. Il risultato ottenuto dai gruppi ENEA ed IRE apre la strada per applicazioni delle microalghe nel settore della produzione di vaccini terapeutici. Le microalghe sono uno dei gruppi più antichi di esseri viventi. Crescono in terreni di coltura dalla composizione relativamente semplice, a spese della CO2 atmosferica e dell’energia solare ed hanno una produttività molto superiore a quella delle piante terrestri. Le microalghe sono inoltre prive di patogeni umani conosciuti e possono essere cresciute in condizioni sterili, un fatto essenziale per la produzione di biofarmaci.
Fonte: Ufficio Stampa ENEA

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