Quando il DNA entra nella pubblicità. Le varianti del gene DRD4 protagoniste dello spot Rover

Ieri aspettavo la partita di rugby Scozia-Italia e mi sono imbattuto in una pubblicità che citava qualcosa di genetico, ma stavo facendo rumore in cucina e non ho capito bene cosa diceva.
Così sono andato a cercare su youtube e ho trovato la versione originale...
Il concetto espresso nello spot è molto chiaro: una persona su quattro è geneticamente predisposta all'avventura e lo strumento per aiutare questa attitudine naturale a manifestarsi è l'automobile in questione. Semplice e intrigante.
Il gene in questione, DRD4-7R è stato soprannominato "gene dell'avventura".


Si trova la documentazione in italiano sul gene dell'avventura



Il punto di partenza di questo ragionamento è corretto: due varianti del gene DRD4 sono state associate a un comportamento attivo, indirizzato alla ricerca di nuove esperienze. Il neuroscienziato Chuansheng Chen (Università della California) ha studiato queste varianti del gene DRD4 in più di 2 mila individui, provenienti da 39 popolazioni distribuite lungo i territori del primo grande viaggio della nostra specie: dall'Africa all'Europa. Chen ha trovato una maggiore frequenza delle varianti "avventurose" del gene DRD4 nelle popolazioni girovaghe rispetto a quelle più stanziali. 
Un articolo di Chen, Population Migration and the Variation of Dopamine D4 Receptor (DRD4) Allele Frequencies Around the Globe, pubblicato su "Evolution and Human Behavior" nel Settembre 1999, mostra una chiara associazione tra la variazione dei recettori della dopamina D4 (DRD4) e la propensione alla migrazione. 
Tuttavia la predisposizione alla curiosità o al bisogno di esplorare non si possono ridurre a un singolo gene. 
Lo spiega molto bene David Dobbs in un articolo pubblicato due anni fa su National Geographic Italia: L'inquietudine dei geni: "in effetti esiste una mutazione genetica di cui si parla spesso quando si affrontano questi temi: è una variante del gene DRD4, che serve a controllare la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto dal cervello che ha un ruolo importante nei meccanismi dell’apprendimento e della ricompensa. La variante, di cui è portatore circa il 20 per cento degli esseri umani, si chiama DRD4-7R, e diversi studi la associano alla curiosità e all’irrequietezza."
Dobbs mette in guardia contro facili entusiasmi: "Kenneth Kidd, un genetista della Yale University che vent’anni fa è stato tra gli scopritori della variante, avverte di non sopravvalutarne il ruolo. Come altri scettici, Kidd pensa che molti degli studi che collegano 7R alla tendenza a esplorare siano carenti dal punto di vista del metodo o della statistica".
Questa pubblicità ha acceso la mia curiosità. 
Ma questa curiosità non sarà dovuta a una variante del gene DRD4?

Andrea Mameli, Blog Linguaggio Macchina, 1 Marzo 2015

Commenti

Piero Borzini ha detto…
Caro Andrea, sono incappato per caso nel tuo post e ho visto con piacere che abbiamo avuto lo stesso sobbalzo sentendo la pubblicita della Rover e abbiamo entrambi (tu prima di me) un post sull'argomento.
Il mio post è visibile sol mio blog DOVEOSANOLEGALLINE udr http://doveosanolegalline.blogspot.it/2016/01/genetica-come-alibi.html

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