Post

Visualizzazione dei post da 2018

L'impresa scientifica di Luca Bindi, tra Simmetria 5 e Quasicristalli, al Festival Scienza di Iglesias

Immagine
Quando si racconta un'impresa scientifica normalmente ci si trova di fronte a un bivio: far prevalere la storia o la ricchezza dei suoi contenuti? Ma a volte si può mantenere un equilibrio tale da riuscire a informare realmente riusciendo nel contempo a rendere appassionante l'intera vicenda. È quello che ha saputo fare Luca Bindi ( titolare della cattedra di mineralogia e cristallografia all' Università di Firenze ) al Festival Scienza di Iglesias , sabato primo dicembre 2018. Ho avuto il piacere di assistere alla conferenza e l'onore di presentarla, rispondendo alla chiamata di Davide Peddis, ricercatore del Cnr e nel direttivo dell’associazione ScienzaSocietàScienza. Luca Bindi ha spiegato che i quasicristalli sono qualcosa di straordinario a causa della simmetria pentagonale. Nei cristalli ordinari le simmetrie possibili sono solo quelle di ordine 1, 2, 3, 4 e 6: si tratta delle uniche simmetrie che riempiono lo spazio. È il classico problema della pavi

La potenza del teatro secondo Gabriella Greison. “Einstein & me", Cagliari FestivalScienza 2018

Immagine
Gabriella Greison ha un grande merito, anzi due. Ha dato voce a Mileva Marić , una figura che era stata espulsa dalla storia della scienza, e l'ha fatto usando la potenza del teatro, con il monologo “Einstein e me", che Ganriella Greison ha portato al Cagliari FestivalScienza. Il monologo restituisce alla prima moglie del fisico più famoso della storia il suo ruolo di grande mente, fisica anche lei, che desiderava superare i condizionamenti dell'epoca e vivere anche lei la sua vita da scienziata. L'effetto delle voci messe in giro, in particolare dalla madre di Einstein, Pauline, è stato devastante. Mileva è stata ritenuta pazza: "intolleranza alla disciplina familiare". Gabriella Greison, fisica, attrice, scrittrice, giornalista, questa mattina ha parlato all'interno del dibattito "Le donne protagoniste nella divulgazione scientifica" coordinato da Susi Ronchi, dove ha detto alcune cose molto significative. Primo: "A teatro non vengo

Con Pietro Greco e la sua Fisica per la pace (Cagliari FestivalScienza 2018)

Immagine
Ho avuto il doppio onore di presentare l'intervento di Pietro Greco al Cagliari FestivalScienza 2018 . Il primo motivo è che Pietro rappresenta per me il modello del giornalista scientifico : pronto a scavare in profondità nelle notizie, curioso, serio, ma anche in grado di svelare retroscena bizzarri o involontariamente comici. Lo so perché l'ho ascoltato spesso, a Radio Tre Scienza , ho letto molti suoi articoli e libri, tra cui Hiroshima. La fisica conosce il peccato e soprattutto lo considero il mio maestro di giornalismo scientifico , per i suoi insegnamenti al Master in comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste. Il secondo motivo è che l'intervento di Pietro aveva lo stesso titolo del libro Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile (edizioni Carocci). Per me questo è un tema molto importante: la fisica non è solo uno strumento per vedere il mondo ma anche un metodo per viverlo meglio. Pietro lo spega mostrando alcuni esempi, come il Centro inte

L'astrofisica Marica Branchesi: «La Sardegna nel progetto ET» (7 novembre 2018)

Immagine
Lo scorso anno per il mensile Nature era tra le dieci personalità scientifiche più significative. Nell'aprile 2018 la rivista Time l'ha inserita tra le cento persone più influenti del mondo. Marica Branchesi, 41 anni di Urbino, astrofisica del Gran Sasso Science Institute, associata all'Infn e Inaf, sarà domani al Rettorato dell'Università di Cagliari per l'inaugurazione dell'undicesima edizione del FestivalScienza. Le abbiamo chiesto le origini della sua passione per la scienza. Di cosa parlerà nell’Aula Magna dell'Università? «Delle scoperte degli ultimi due anni. Scoperte emozionanti, che hanno fatto capire come funzionano molte cose che non riuscivamo ancora a spiegare. Ci sarà con me un collega, Ettore Majorana, nipote del famoso fisico siciliano. Parleremo delle nostre ricerche e cercheremo di trasmettere il nostro entusiasmo per il lavoro che facciamo. E parleremo di queste grandi scoperte, che riguardano i buchi neri e le stelle di neutroni. Sui pri

«I sardi? Eccellenza del Cern» (3 novembre 2018)

Immagine
Come un'isola nell'isola. È la Sardegna dentro il Cern, il più grande laboratorio del mondo di fisica delle particelle che si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia ovest della città di Ginevra. Un’isola, per niente isolata, composta dalle ricercatrici e dai ricercatori sardi che popolano la comunità internazionale impegnata a scavare nei più profondi segreti dell'atomo. Ne abbiamo parlato con Alessandro Cardini, Primo Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Sezione di Cagliari e responsabile, per Cagliari, dell'esperimento LHCb, che si svolge nell’acceleratore installato nel sottosuolo di Ginevra, il Large Hadron Collider. Cardini il 6 novembre alle 20 terrà una conferenza, organizzata dal Rotary Club Quartu Sant’Elena, al Caesar’s Hotel: “La Sardegna al CERN - Storie e attività degli scienziati sardi nel più grande laboratorio di ricerca del mondo”. Cardini, quanta Sardegna c'è al CERN? «Parecchia. Grazie all'Universi

Nachlass, un punto di accumulazione di emozioni, un percorso ricco di dignità

Immagine
Non avevo mai pensato all'assonanza tra le parole Arte e Morte. Un'assonanza delicata e ispiratrice. Non ci avevo mai pensato prima di vedere Nachlass, Pièces sans personnes , spettacolo proposto in questi giorni da Sardegna Teatro al Massimo di Cagliari. Video-pavimento im una stanza di Nachlass Confesso che ho avuto dei dubbi se chiamarlo spettacolo, ma poi ho pensato: come puoi chiamare altrimenti una situazione che dura un'ora e mezza e invece ti sembrano pochi minuti? Non è vero che la durata percepita è inversamente proporzionale alle emozioni provate? E uno spettacolo non è proprio un punto di accumulazione di emozioni? Nachlass, è uno spettacolo, dal primo momento all'ultimo. Lo è quando entri in sala, la attraversi tutta, raggiungi il palco, lo percorri fino a un cunicolo stretto e buio posto dietro il sipario e infine raggiungi un andito a pianta ellittica, con le pareti di legno e otto porte disposte in perfetta simmetria (ma quello spazio ellittico non

Il web italiano è nato in Sardegna. Macomer, 27 Ottobre 2018. Linux Day

Immagine
Il 27 Ottobre in occasione del Linux Day 2018 sarò ospite del Gruppo Utenti Linux MargHine a Macomer per raccontare la nascita del web italiano in Sardegna...

Désert, un teatro di relazioni, che emozionano e spiazzano

Immagine
Il teatro è una zattera di senso in mezzo alla tempesta del non senso (Monica Morini) Credits: Studio Azzurro, 2018 Se i l teatro è l'arte delle relazioni, fra il  pubblico, gli attori e la storia, allora il luogo della rappresentazione non è solo un dettaglio. Una dimostrazione, in questo senso, l'ha fornita Désert , regia di Leonardo Delogu , una performance iniziata nello spazio teatrale (il Teatro Massimo di Cagliari ), proseguita a bordo degli autobus che hanno condotto il pubblico e gli attori fino alla zona industriale di Sarroch e si è conclusa, in serata, in una cava di ghiaia e sabbia. «Désert - scrive la curatrice Maria Paola Zedda - senza rappresentare, abita il presente. Senza enunciare, evoca le coordinate storiche geografiche e culturali in cui agisce e si consuma il nomadico. Abita un tempo arcaico e insieme attuale come svelano i paesaggi che circondano lo spazio della performance: i luoghi del lavoro, le cattedrali industriali, coesistono con la s

Cose viste a Londra (4): il Crossrail Place Roof Garden e Maria Grazia Zedda (Equality Diversity and Inclusion Workforce Manager per High Speed Two

Immagine
Ho avuto la fortuna di conoscere Maria Grazia Zedda alcuni anni fa e il piacere di intervistarla più volte (per L'Unione Sarda nel 2013, per Radio X con Andrea Ferrero nel 2016). Ho così imparato a scoprire la competenza di Maria Grazia in un ambito importante ma spesso sottovalutato: il contrasto alle discriminazioni nel lavoro (e nel percorso per trovare lavoro).  E ho apprezzato molto la sua tenacia e caparbietà, tutta sarda. L'ho ritrovata a Londra poche settimane fa: questa è l'intervista che mi ha concesso all'ombra del Crossrail Place Roof Garden , un maestoso giardino sospeso nel cuore della "city". Devo ringraziare Maria Grazia per avermi fatto scoprore questa zona di Londra di cui avevo a mala pena sentito parlare. Grattacieli accanto agli antichi ormeggi. Mezzi pubblici più che efficienti. Marciapiedi puliti e vetrine luccicanti. Un giardino pensile che non ti aspetti (il Crossrail Place Roof Garden appunto) e poi questo bar - ristorante - Gian

Cose viste a Londra (3): l'Ape Piaggio sotto il palazzo di J.P. Morgan (per "Change Please")

Immagine
Londra, Canary Wharf, proprio davanti al palazzo di J.P. Morgan , a pochi passi dal centro commerciale di Canada Square (in cui ho visto la differenziata per le tazze da caffé ), ecco l' Ape Piaggio . Ape sotto J.P. Morgan. Londra, agosto 2018 (foto: Andrea Mameli) Da un lato l'enorme edificio, simbolo della ricchezza e di un potere economico planetario, dall'altro il piccolo veicolo, simbolo del trasporto in economia (e della ricostruzione italiana del secondo dopoguerra, essendo nato nel 1948, grazie all'ingegno di Corradino D'Ascanio ). Molto più pragmaticamente l'Ape appartiene all'impresa sociale (e alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi) Change Please . Ecco come ne parla "Shaker - Pensieri senza dimora", giornale di strada di Roma ( Change Please, quando gli homeless diventano baristi ): «Change Please è un’impresa sociale che aiuta gli homeless formandoli come baristi: i senza tetto vendono caffè biologico in furg

Cose viste a Londra (2): Imperial War Museum, per imparare a odiare la guerra

Immagine
L'ingresso princioale del War Museum (Foto: Andrea Mameli) Se da un viaggio a Londra vuoi portar via un ricordo importante allora The Imperial War Museum è un obiettivo da non mancare. Io ho visitato la sede di Lambeth Road (dove sorgeva il tristemente famoso Bethlem Royal Hospital, noto con il nomignolo di bedlam ), ma ne esistono altre tre. Il museo della guerra ti accoglie con una coppia di enormi cannoni. Da lontano il loro scopo potrebbe sembrare celebrativo. Ma quando ti avvicini e noti le reali dimensioni della micidiale arma, lo spessore del metallo, la cura con cui fu costruita, ti fermi a pensare a quali effetti avrà avuto e a quante risorse sono servite per costruirla, per caricarla e per mantenerla efficiente. Poi entri e capisci meglio. Leggi il primo invito : guarda la guerra attraverso gli occhi delle persone che l'hanno vissuta, ma non restare fermo a contemplare i reperti, in modo da ricavare ispirazione e uscire dal museo realmente trasformato. Non è

Cose viste a Londra (1) La differenziata per le tazze del caffé

Immagine
Chi segue questo blog sa che il livello della mia curiosità è sempre notevole. In viaggio, poi, raggiunge livelli altissimi. " A Londra il ritiro dei rifiuti è a domicilio e i cassonetti non esistono ", avevo letto prima di partire. Quindi sono andato a constatare di persona. E ho preso nota dei due aspetti che più mi hanno colpito. Primo : il processo di separazione è automatizzato. Ecco perché in alcuni casi possono essere solo due: uno per l'indifferenziato (organico/umido compreso) e uno per i materiali riciclabili (carta, vetro, plastica). Secondo : tra tutti i cestini dedicati mi ha incuriosito di più quello per i coffee cups , dato che il numero di barattoli per il caffé eliminati ogni anno è mostruoso. Si parla di 5 milioni nella sola City of London. Io li ho visti e fotografati nel centro commerciale di Canada Square (una piazza di Canary Wharf), siamo sull'Isle of Dogs (o se preferire i Docklands di Londra), un' area che costeggia il Tamigi dove in p

Un padre che inventa storie è più reale. Come in "Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse"

Immagine
Un film sulla gioia di vivere, sulle responsabilità che la vita ci pone davanti alla nostra strada, sulla morte, sull'amicizia, sulle scelte che hanno conseguenze, sui talenti che una persona possiede (a volte del tutto ignara). Ma anche un racconto di formazione che parte con un Omar Sy (Samuel) bambino, poi ce lo mostra alla fine del film maturo, ma mai banale e mai noioso, e lo fa intersecare con la crescita di Gloria (una strabiliante Cloria Colston , mamma francesce e padre nordamericano, un volto che rivedremo di sicuro sul grande schermo).   Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse è questo e altro, grazie alla bravura degli interpreti e alla capacità del regista ( Hugo Gélin ) di alternare una prima parte, comico-brillante, con la seconda, decisamente drammatica, quasi senza peso. Il questo film uno degli aspetti che più mi hanno colpito è il ruolo del padre che inventa storie. Qui per creare un mondo parallelo con l'obiettivo di giustificare l'a

Captain Fantastic: un padre, sei figli e tanta voglia di sorprendere

Immagine
Sono tanti i modi in cui un film può evidenziare le ipocrisie e le contraddizioni della società contemporanea. Può sbeffeggiare il mondo in chiave fantapolitica, come ha fatto Mike Judge con Idiocracy (2016). Può agire per mezzo di una commedia dissacrane, come The Royal Tenenbaums (I Tenenbaum, 2001) di Wes Anderson. Può costruire la parodia di un esperimento scientifico applicato a una famiglia, come ha fatto Emanuel Hoss-Desmarais con Birthmarked  (2018). Può affidarsi a un dramma feroce, come No Country for old men (Non è un paese per vecchi, 2007) dei fratelli Coen. Oppure può raccontare la fuga dalla civiltà, come in Into the Wild (Nelle terre selvagge, 2007) scritto e diretto da Sean Penn. E c'è poi Captain Fantastic (Capitan Fantastic, 2016) che imbocca un'altra strada. Al film non è andata male, visto che la regia di Matt Ross è stata premiata a Cannes (nel 2016). Ma nello stesso tempo c'è più qualche dettaglio che non convince. Prendiamo la vita all'ap

A Human Library in Sardinia: from July 19 to 27, 2018

Immagine
Youth Exchange (YE) Human Library: Our Stories is an Erasmus+ project co-funded by the Erasmus+ Programme of the European Union. This project will take place in Sa Rocca Tunda , San Vero Milis (Oristano), Sardinia, from July 19 to 27 , 2018. By our youth exchange, 5 young people + 1 leader from Romania, Bulgaria, Italy, Poland and Lithuania will develop competencies (skills, knowledge and attitude) which will increase awareness and understanding of young people about cultural diversity and other cultures. Everything's a story You are a story I am a story Deadline for the application is Friday, June 22, 2018 at 23:58 CET, by this form

Il potere rilassante dell'orto. Piacevole esperienza a Ussana (Cagliari)

Immagine
Fiore di zucchina. Foto: A. Mameli Ho sempre saputo che andare in campagna con il preciso scopo di curare le piante o di raccogliere frutta e ortaggi fa bene. Lo so perché l'ho sperimentato su me stesso in moltre occasioni e lo so perché ho visto gli effetti di questa relazione con la natura nei confronti di altre persone, come ad esempio Zia Consolata Melis , morta a 107 anni, che ha lavorato nell'orto fino a 90 anni. Poi so che esistono studi come quello pubblicato nel 2016 su Public Health ( A case–control study of the health and well-being benefits of allotment gardening ) nel quale si osserva che le attività di giardinaggio svolte anche solo una volta alla settimana possono apportare notevoli miglioramenti dell'autostima e dell'umore. Un meta-studio del 2017 pubblicato su Preventive Medicine Report ( Gardening is beneficial for health: A meta-analysis ) ha mostrato significativi effetti positivi del giardinaggio sulla salute: riduzione della depressione, d

Wonder: la meraviglia della diversità è una forma di bellezza?

Immagine
Dopo aver visto Wonder, di Stephen Chbosky , mi è rimbalzata in mente una domanda: io sono l'immagine che ho di me stesso o sono quello che gli altri vedono e pensano di me? Perche questo film non è solo la storia di Auggie Pullman (Jacob Tremblay) che vive con i genitori (Julia Roberts e Owen Wilson) e la sorella (Izabela Vidovic) e che affronta il mondo con una faccia deformata dalla sindrome di Treacher-Collins . Wonder è anche un film sulle relazioni tra le persone e ci ricorda che qualsiasi sfumatura di ogni nostro atteggiamento può generare delle reazioni negli altri. E ci insegna che la gentilezza, la correttezza, la disponibilità, l'attenzione verso gli altri non sono solo valori da difendere. Ma sono anche gli strumenti più potenti per tentare di rendere il mondo migliore. Chissà se quando ha scritto Wonder, il libro a cui il film è ispirato, R.J. Palacio (pseudonimo di Raul Jaramillo ) aveva in mente questi pensieri. Di sicuro aveva in mente le parole di una can