Gianrico Tedeschi, opera d'arte vivente, compie 100 anni

Le espressioni di quel volto me le ricordo bene. Le ho viste in tv, ovviamente in bianco e nero, quando avevo circa otto anni, in varietà come Il poeta e il contadino (andato in onda nel 1973).
Di Gianrico Tedeschi mi colpiva molto quel volto elegante e quella voce imponente, parte integrante dell'attore, opera d'arte vivente.

Gianrico Tedeschi (Il poeta e il contadino (1973)

Mi colpisce molto, oggi, pensare che Gianrico Tedeschi è nato 100 anni fa, il 20 aprile 1920.
Mi impressiona perché dietro quel volto c'è una lunga storia. Ci sono in particolare due anni di prigionia nei campi di concentramento di Sandbostel e Wietzendorf (insieme a Govannino Guareschi) dove tra l'altro la sua immensa attività teatrale ha avuto inizio.

Lo ricorda Angela Calvini in un bellissimo articolo (Gianrico Tedeschi, diario di un «resistente», pubblicato su Avvenire il 31 luglio 2019): «Vedendomi recitare Pirandello e Ibsen nel campo di Sandbostel il critico teatrale Roberto Rebora mi disse: “Gianrico, tu devi fare l’attore” Uscito da lì, è quello che ho fatto per tutta la vita».

Nello stesso articolo si trova anche il senso profondo della sua vita: «Perché faccio l’attore? – mi disse Tedeschi anni fa – Perché è la mia vita. E proprio continuare a fare teatro e ad andare in giro per l’Italia che mi dà energia. Il teatro è importantissimo ora più che mai. Nella nostra società fanno paura le idee, e nonostante tutto non riescono a spegnerlo».

Impossibile riassumere in poche righe la carriera di Gianrico Tedeschi. Gusto qualche cenno: debutta nel 1947, in "Sotto i ponti di New York" di Maxwell Anderson con la regia di Giorgio Strehler. In quegli anni si diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma e nel 1950 entra nella compagnia Cervi-Pagnani dove interpreta "Quel signore che venne a pranzo" di George Kaufman con la regia di Alessandro Brissoni. Nel 1952 Luchino Visconti lo chiama a interpretare il ruolo di Kulygin in "Tre sorelle di Cechov" e "La locandiera" di Goldoni. Eduardo De Filippo lo vuole per "Io, I'erede" poi per "Gli esami non finiscono mai". A 91 anni, nel 2011, Luca Ronconi lo chiama ancora sul palcoscenico per "La compagnia degli uomini" e per questa interpretazione ha vinto l'ultimo premio della sua carriera: miglior attore dell'anno Ubu.

Gianrico Tedeschi, Ninetto Davoli, Lorenza Guerrieri, Anna Mazzamauro sul set di Frankenstein all'italiana (1975) - [foto IMDB] 














La voce di Gianrico Tedeschi si può ascoltare nella sezione multimediale del Museo degli internati militari italiani che l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia ha realizzato a Roma, con la collaborazione del CNR Itabc (Istituto tecnologie applicate ai beni culturali).

CNR web tv in occasione del centesimo compleanno di Gianrico Tedeschi riprone il servizio: Guareschi e la sua favola di Natale.


Tanti auguri, maestro!

Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 20 aprile 2020



Libri:
  • "Semplice, buttato via, moderno. Il teatro per la vita di Gianrico Tedeschi", di Enrica Tedeschi (Viella editore)
  • “Gianrico Tedeschi due anni nei campi nazisti”, a cura di Maria Immacolata Macioti, edito dall’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (ANRP)

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