Sabato 24 giugno Gabriella Greison sarà a Sant'Antioco (aula consiliare, con inizio alle 19:00) dove avrò il piacere e l'onore di presentarla al pubblico. Sarà un piacere perché (come sapete bene se seguite questo blog) adoro quando la fisica (e la scienza in generale) sale sul palcoscenico. Sarà un onore perché il percorso professionale di Gabriella Greison è davvero straordinario e pieno di successi: nessuna o nessuno prima di lei ha mai portato la fisica (e la scienza) al grande pubblico (in Italia e non solo) in questo modo. Sinceramente, dopo averla vista sul palco del Cagliari FestivalScienza 2018 , questo successo non mi stupisce per niente: per me era già chiaro come il sole che non sarebbe stata una breve avventura. Infatti Gabriella Greison ha proseguito a scrivere e portare in scena opere, a scrivere e pubblicare libri e tanto altro. Io questa la chiamo, con grande ammirazione, avventura. Perché dentro ci vedo forza, caparbietà, curiosità, fantasia. Ma anche un
Una tavoletta di legno con alcune incisioni tuttora incomprensibili. Un mistero scientifico ancora tutto da scoprire: è la Tavoletta di Dispilio, portata alla luce dall'archeologo George Hourmouziadis in Grecia nel 1993. La datazione al carbonio-14 la colloca nel 5260 a.C. quindi il reperto sarebbe molto più antico rispetto ai primi testi di epoca sumera e 4.000 anni più vecchio rispetto ai tipi di scrittura cretese-micenea (Lineare B) . Il ritrovamento avvenne all'interno di un sito archeologico situato nei pressi del villaggio di Dispilio sul lago Kastoria (Prefettura di Kastoria) che sembra essere stato occupato dal Neolitico medio (5600 a.C.) al neolitico finale (3000 a.C.). La tavoletta di Dispilio fa parte dei 10 codici e testi non ancora decifrati .
Le anomalie nell'attività elettrica del cuore, classificate generalmente come "infarto", sono considerate tra le principali cause di morte entro i primi 40 anni di vita. In realtà molti di questi casi sono da classificare come "sindrome del QT lungo" e "sindrome del QT corto". I nomi derivano dalla distanza, nel tracciato dell'elettrocardiogramma, tra i punto denominati Q e T. La distanza tra i due punti, ovvero l'intervallo QT, corrisponde al periodo di tempo necessario alla ripolarizzazione, cioè a quella che possiamo chiamare "ricarica" delle cellule cardiache, dopo ogni battito. In altre parole il cuore dei soggetti con "sindrome del QT lungo" e "sindrome del QT corto" ha bisogno rispettivamente di tempi più lunghi e più corti per "ricaricarsi" rispetto al cuore di un individuo normale e l'effetto di queste anomalie può dare luogo a quella che viene chiamata "morte cardiaca improvvisa".
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