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Visualizzazione dei post da maggio 13, 2007

Salamandra robotica a Trieste

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I robot non sono solo gli androidi di forma umana o di cane. Ci sono anche quelli a forma di salamandra che permettono di studiare la transizione fra il nuoto e il movimento con le zampe sulla terraferma. Ne ha parlato oggi, 19 maggio 2007, a Trieste ( Fest: fiera dell'editoria scientifica ) Paolo Dario, ingegnere meccanico, specializzato in robotica e ricercatore alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa): Chi è la macchina? Il futuro prossimo tra robotica e bioingegneria. Altro scenario, altra frontiera della robotica: le tecniche diagnostiche e operatorie legate ai minirobot: Paolo Dario ha illustrato le sonde che ispezionano l'intestino umano e trasmettono le immagini e le analisi ai medici. O le future forme di assemblaggio di robot più grandi, a partire da parti inghiottite dal paziente, o ancora le frontiere della chirurgia cellulare. Fantascienza? Non più. La biorobotica è una realtà. E in quanto realtà dovrà necessariamente portare chi si occupa di comunicazione del

Sardegna laboratorio nel secolo del sole (L'Unione Sarda, 17 maggio 2007)

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Sardegna laboratorio nel secolo del sole Il premio Nobel Zhores Alferov a Cagliari: sfruttare la nostra stella per ottenere energia Ci sono uomini che, con le loro azioni, lasciano piccole o grandi impronte nella storia. E ci sono uomini che possono dire di aver cambiano il mondo. Zhores Ivanovich Alferov è tra questi. Il Nobel per la Fisica, del quale è stato insignito nel 2000, e le decine di riconoscimenti che gli sono stati attribuiti in tutto il mondo, rappresentano le medaglie appuntate al petto di una persona dalla statura scientifica imponente. Dobbiamo molto alle ricerche condotte da Alferov: una valanga di tecnologie elettroniche, dai telefonini ai lettori ottici per i codici a barre, si è sviluppata sulle fondamenta concettuali poste dallo scienziato russo. Nel 1963, a 33 anni, Zhores Alferov progetta il primo Laser a semiconduttore basato su eterostrutture: cristalli composti da semiconduttori di diversi tipi. L'attribuzione del Nobel (conferito contestualmente a He

Ho conosciuto un Nobel: Zhores Ivanovich Alferov

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Qualcuno lo chiama il padre di Internet. Altri lo accostano a Jurij Aleksejevič Gagarin come gloria della grande Russia. Io preferisco considerarlo come colui che perfezionò i due oggetti che mi spinsero a iscrivermi in fisica, nel lontano 1984: il transistor e il laser . Zhores Ivanovich Alferov oggi era a Cagliari . Ha spiegato perché sette anni fa ha conquistato il premio Nobel per la fisica. E ha illustrato i suoi progetti per il futuro. Stiamo parlando di semiconduttori a eterostrutture, di laser al silicio, di pannelli solari di nuova concezione. Alferov dal 1962 lavora all'istituto di fisica più grande del mondo, quello di San Pietroburgo ( Ioffe Institute ) e ha raccontato la sua storia in un libro: Scienza e società (Sandro Teti Editore, 2006) . Ho scambiato due parole con Alferov, prima del seminario, e gli ho chiesto della sua partecipazione all'iniziativa di 110 Nobel per la pace . Mi ha risposto con semplicità, richiamando il valore dell'iniziativa, oltre

Fest-a-Trieste

Sta per iniziare la prima festa dell'editoria scientifica. E FEST sarà un nuovo modo di comunicare la scienza, occasione per dare uno sguardo e assaporare molteplici proposte: lettura, ascolto, narrazione, interazione, dialogo: dalle pagine dei libri alle voci degli scienziati, dai materiali digitali multimediali dell'ultima generazione alle esperienza dei professionisti del settore. A Trieste dal 17 al 20 maggio 2007. Io ci sarò. E vi racconterò.

Ma ai bambini piacciono i libri saporiti (L'Unione Sarda, 15 maggio 2007)

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Per fare buoni libri per ragazzi non bastano le illustrazioni. Serve una scrittura in grado di attirare e coinvolgere, una "lingua saporita", come la chiama lo scrittore Roberto Piumini, capace cioè di svelare alcuni misteri senza compromettere la voglia di scoprire. E serve un impianto editoriale in grado di armonizzare testi e disegni. Lo scrittore svizzero Peter Bichsel nel libro Al mondo ci sono più zie che lettori (Marcos y Marcos, 1989) con le zie rappresenta coloro che demoliscono il piacere di leggere propinando ai bambini libri non graditi. E quei libri per bambini regalati ai nipotini possono portare a odiare la lettura. Inoltre i bambini, come gli adulti, sono persone: hanno gusti e interessi diversi, e uno degli errori più frequenti è l’idea che possa esistere una ricetta infallibile per far amare un libro a tutti i piccoli lettori. Quando il libro è di argomento scientifico, poi, queste indicazioni sono ancora più stringenti. Fortunatamente molti editori italiani