10 gennaio 2008

Fondi per Open Source: lettera aperta al Ministro Luigi Nicolais

Egregio Sig. Ministro,
Lei è ben consapevole del fatto che il futuro del nostro paese e più in generale dell'Europa non può più prescindere da un utilizzo consapevole e maturo delle nuove tecnologie. In questo quadro il ruolo dell'informatica, che costituisce l'infrastruttura portante di realtà pubbliche e private, è fondamentale.
(...)
Il Web 2.0, One Laptop Per Child ed il nuovissimo eeePC sono solo tre esempi di come nel panorama internazionale l'offerta di tecnologia e servizi basati su codice a sorgente aperto sia in evoluzione, ed i fondi previsti dalla legge finanziaria possono contribuire a farci entrare a pieno titolo in questo panorama, realizzando e industrializzando soluzioni per la Pubblica Amministrazione. Con questa lettera la ringraziamo per aver dimostrato sensibilità per questi temi e le chiediamo di adoperarsi a che gli articoli 892 e 895 della legge finanziaria vengano onorati.
È possibile che siano già stati impegnati e in tal caso le chiederemmo di farci sapere come siano stati spesi i primi 10 milioni di euro previsti per il 2007.
Nel caso non fossero ancora stati impegnati le chiederemmo di farci sapere se e come lo saranno e in quali tempi.

[La lettera completa e le relative firme sono nel blog FINALMENTE LIBERO!]

Riccardo Mancini, l'editore dalla parte della Ragione (L'Unione Sarda, 10 gennaio 2008)

mancini unione mameli In un Paese come l'Italia, credulone al punto da assuefarsi agli oroscopi sui quotidiani (e, quel che è peggio, anche nelle radio e tv di stato) pensare di pubblicare libri dedicati alla razionalità e alla cultura scientifica sembrerebbe una scommessa persa in partenza. Invece la casa editrice Avverbi questa scommessa l'ha vinta: festeggiando i suoi primi dieci anni di attività, il 21 dicembre, ha esibito cifre lusinghiere: 60 volumi pubblicati, quasi tutti di autori italiani esordienti, 16 dei quali ristampati, per un totale di 160.000 copie distribuite in Italia. All'epica molti di questi titoli (ad esempio “Sei un sentitivo?” di Massimo Polidoro, o “Fantasmi” di Ronald C. Finucane, entrambi del 1997) non sarebbero stati acccettati da case editrici “serie”. “Un editore – ha dichiarato Piero Angela in occasione del decennale – che fortunatamente si occupa della zona razionale del cervello, e intelligentemente svolge un’opera di diffusione culturale laica.”
Il principale pregio dell'operazione, oltre alla meritoria pubblicazione di libri divulgativi di alto livello, risiede nell'aver dimostrato che esisteva un pubblico interessato a capire, andando oltre la superficie dei fatti, un pubblico che in dieci anni è cresciuto fino a convincere molti altri editori a affrontare queste tematiche. Avverbi ha aperto un solco culturale, una breccia editoriale, che permette agli italiani di leggere la realtà sotto nuove angolature.
Per una triste ironia della sorte i festeggiamenti per i 10 anni di Avverbi sono durati solo dieci giorni: il 31 dicembre, senza preavviso, il cuore di Riccardo Mancini, fondatore della casa editrice, ha smesso di battere. Giornalista professionista, animato da curiosità e rigore, smascherava truffe anche in qualità di presidente del Cicap (il comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) di Roma. Puntava a scindere la scienza dalla credenza, ma lo faceva onestamente, senza preconcetti, con lo spirito di chi sa valuta ogni posizione nel rispetto della verità documentabile. Riccardo Mancini definiva Avverbi una casa editrice scettica, animato dal desiderio di smontare la credulità popolare, le bufale, le illusioni e tutti i presunti fenomeni misteriosi.
Così lo ricorda Daniele Barbieri (giornalista, per alcuni anni anche a L'Unione Sarda, coautore con Mancini dell'antologia di fantascienza “Di futuri ce n’è tanti”): “Riccardo era un gatto. Era geniale. Era giocoso. Era un giornalista onesto, specie sempre più rara. Ed era soprattutto generoso. Una risata contagiosa, una testa piena di idee. Riccardo Mancini è morto a 56 anni, d’improvviso. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene lo ricorda in Lotta Continua, nei movimenti, a lottare in ospedale perché la tanto attesa riforma sanitaria non fosse una beffa, poi a rinunciare al posto sicuro perché gli piaceva mettersi in gioco.”
Con Mancini scompare un raro esemplare di editore, insieme giornalista d'inchiesta e divulgatore scientifico. Ma il progetto scettico avrà sicuramente lunga vita, se è vero che, per dirla con il filosofo Eric Hoffer, in un'era di cambiamenti colui che impara erediterà il mondo, mentre chi tutto sa è equipaggiato per un mondo che non esiste.
Andrea Mameli



09 gennaio 2008

Wikia Search, motore open

wikia Wikia Search è il motore di ricerca open source lanciato ieri da Jimmy Wales (il fondatore di Wikipedia) il quale dichiara: "Search is part of the fundamental infrastructure of the Internet. And we are making it open source."
Ma cos'ha di particolare Wikia Search? Consente di partecipare alla definizione dei contenuti delle ricerche intervenendo di fatto sul page rank dato che permette di votare i risultati ottenuti. Inoltre consente di scrivere dei contenuti originali (mini article) e di inserire foto.

Livia Ruffini e il ciclotrone ospedaliero (Sardegna Ricerche Magazine, 8 gennaio 2008)

Ruffini Ci sono innovazioni che apportano vantaggi alla medicina o che arrecano giovamento ai pazienti, altre rivoluzionano il mondo della diagnostica. La PET (Positron Emission Tomography) è tra queste ultime: nata nel 1953 negli Usa (grazie all'opera fisico Gordon Brownell del MIT di Boston) si è gradualmente imposta come pratica caratterizzata da altissima precisione e rischi ridotti. Figlia della stretta collaborazione tra fisica e medicina, la tomografia positronica discende dalla scoperta del positrone (particella dotata della stessa massa dell'elettrone ma carica elettrica positiva) avvenuta nel 1932 ad opera del fisico Carl David Anderson (per questo premiato con il Nobel nel 1936).
SEGUE su Sardegna Ricerche Magazine

The Mouse is already captured (Andrea Mameli, 2008).


Foto: Linguaggio Macchina - Andrea Mameli (2008)

The Mouse is already Captured.
(Andrea Mameli, 9 gennaio 2008)

08 gennaio 2008

Lavoro e tecnologie: per le aziende sarà un anno alla "griglia" ('Unione Sarda, 8 gennaio 2008)

cybersar unione sarda Scienza. Rapporto Gartner 2008
Lavoro e tecnologie: per le aziende sarà un anno alla "griglia" 
Due mesi fa, a Cannes, in occasione del simposio “ItExpo” (dedicato alle tecnologie informatiche emergenti) la multinazionale statunitense Gartner ha presentato il rapporto 2008: una sorta di oroscopo scientifico per la previsione di sviluppi strategici per l'anno appena iniziato. Dieci tecnologie che dovrebbero diventare indispensabili per le aziende, piccole o grandi, allo scopo (vitale, più che mai) di incrementare i livelli di efficienza e competitività. Un decalogo prossimo venturo, di oggetti, sistemi e paradigmi che, volenti o meno, entreranno in qualche modo a far parte della nostra vita.
Secondo le premonizioni Gartner le tecnologie dovranno essere sostenibili e sociali: rispetto dell'ambiente e delle condizioni lavorative, riduzione dei consumi, smaltimento dei residui di lavorazione, maggiore attenzione alla sicurezza, unitamente alla capacità di garantire la comunicazione per i clienti e per gli stessi dipendenti. Il tutto condito con interfacce semplici e versatili: "podcast", "blog" e "wiki". Emerge poi il “Mashup”: la possibilità per gli utenti di selezionare, da differenti siti Web, una varietà applicazioni e di dati, per poi unirli e creare nuove soluzioni utilizzabili su svariati apparecchi (computer, palmare o cellulare di ultima generazione).
Si conferma dunque la centralità della rete Internet e in particolare del Web 2.0 sempre più fondamentali per lo sviluppo di progetti vincenti e in particolare per la realizzazione del Grid computing. La previsione è che il 2008 sarà proprio l'anno del Grid. Con questo termine (che significa griglia e richiama la capillarità e la semplicità d'uso delle reti elettriche si intende una struttura di calcolo fondata su risorse distribuite. L'intuizione iniziale discende da una banale constatazione: in media l'utilizzo delle risorse informatiche di un dipartimento o centro di ricerca raramente supera il 5% della sua reale potenzialità. Così l'utilizzo di molti calcolatori collegati tra loro porta alla creazione di un supercomputer virtuale molto più economico di una macchina con pari caratteristiche.
Una delle più grandi infrastrutture Grid europee è in costruzione in Sardegna: si chiama CyberSar e viene finanziata con 12 milioni di euro dal Ministero dell'Università e Ricerca (nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2000-2006 "Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione" per le Regioni Italiane dell'Obiettivo 1, Asse II, Misura II.2 "Società dell'Informazione", Azione A "Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni"). L'obiettivo del progetto Cybersar (presentato il 4 dicembre all'Università di Cagliari) è la realizzazione di un sistema di 1200 processori distribuiti su tre poli principali e interconnessi per mezzo di fibre ottiche ad altissima velocità dislocati presso i diversi enti soci del consorzio CosmoLAB (tra cui le università sarde, il CRS4, e gli istituti nazionali di fisica nucleare e di astrofisica). I progetti che ruotano intorno al sistema CyberSar vanno dall'astrofisica (con le ricerche di astrochimica e sulle pulsar legate al radiotelescopio di San Basilio) alla fisica sub atomica e alla chimica computazionale.
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, pagina 20, Cultura