A Cagliari 15 anni fa nasceva il primo giornale online europeo

Unione Sarda L'Unione Sarda nel web il 31 luglio 1995
Quattro mesi fa il world wide web ha festeggiato vent’anni: nel marzo del 1989 al Cern di Ginevra, un fisico inglese, Tim Berners-Lee, e un ingegnere belga, Robert Cailliau, iniziarono a sviluppare il sistema di condivisione degli ipertesti che due anni dopo fu denominato ragnatela mondiale. Un sistema ipotizzato nel 1945 dal fisico statunitense Vannevar Bush, il quale immaginava un apparecchio in grado di raccogliere e organizzare testi e immagini: «Compariranno nuovi tipi di enciclopedie confezionate con una rete di percorsi associativi che le collegano». E oggi che il web è sempre più a portata di mano, grazie ai telefoni cellulari, la profezia si allarga a qualsiasi supporto stampato. Ma anche se sarà confermata la previsione di un fatidico sorpasso nel 2011, quando il fatturato pubblicitario online dovrebbe superare quello generato dalla carta stampata, i giornali di carta non moriranno mai. Anche perché con i dispositivi creati appositamente per la lettura da schermo, come il Kindle, per leggere i quotidiani si paga l’abbonamento. Questo è il fenomeno più rilevante degli ultimi mesi e negli Usa sta aiutando i giornali a superare la crisi, ma chi l’avrebbe mai immaginato 20 anni fa, quando nasceva il web? Probabilmente solo qualche visionario, come quelli che crearono le prime edizioni online dei quotidiani, a partire dal californiano San José nel Mercury nel 1993 e altri sparsi per il mondo. Tra questi uno studente dell’Università di Milano, Francesco Ruggiero, che contribuì a creare il primo giornale online d’Europa, L’Unione Sarda, il 31 luglio 1994.
Ha concesso una breve intervista a linguaggiomacchina. Francesco Ruggiero
«Mi trovavo in Sardegna in vacanza – racconta Ruggiero, oggi stimato professionista informatico – e in quel periodo ero quasi alla fine del mio corso di Laurea in Informatica. Colpito dalla bellezza della Sardegna mi chiesi se c'era possibilità di realizzare una tesi su Internet a Cagliari. Mi indicarono il CRS4 dove conobbi Pietro Zanarini il quale subito offri la sua disponibilità. Zanarini mi mise in contatto con il system manager dell'Unione Sarda di allora, Reinier van Kleij, il quale offri l'ampia collaborazione e a questo punto c'erano tutti gli elementi per iniziare a lavorare. Ciascuno mise un pezzo: io l'interesse per Internet, Renier la disponibilità e l'apertura mentale e Pietro Zanarini indicò la via possibile da perseguire e mise in contatto le persone. Ricordo che una volta delineato il progetton ebbe subito inizio per me un periodo di full immersion totale al CRS4».
In cosa consisteva il tuo lavoro?
«In pratica ho creato, in linguaggio PERL, un emulatore di protocollo seriale per estrarre i dati dal sistema editoriale e simulavo di essere un periferica remota con una seriale a 9,6Kb... il trasferimento dati del giornale durava tutta la notte».
Cosa resta di quei giorni?
«Ovviamente fu un periodo di pionerismo particolare e la cosa che dava più soddisfazione fu ricevere mail da tutto il mondo di italiani che si sentivano piu vicini all'Italia. Una grande soddisfazione fu anche vedere la copertina dell'Indipendent con la foto della homepage de L'Unione Sarda Online con il titolo "Questo è il futuro". Ma l'aspetto più interessante della realizzazione fu sia l'evidenziare che Internet era un nuovo media, sia il fatto che i primi strumenti open source erano in grado di realizzare prodotti web a costo zero».
Ora sono solo ricordi?
«Un filo mi lega ancora alla tesi in quanto mi trovo al Corriere della Sera Rizzoli e seguo tematiche sulla qualità dei prodotti web, SEO e piattaforme Open Source».

Pietro Zanarini Pietro Zanarini, uno dei protagonisti principali della vicenda (oserei dire il principale protagonista) ha pubblicato una strepitosa collezione: 155 e-mail ricevute nel periodo compreso fra il 13 luglio 1994 e il 17 febbraio 1995 riguardanti l'avvio dell'edizione telematica del quotidiano sardo. Pietro Zanarini ricorda quei giorni sul suo blog: pietrozanarini.nova100.ilsole24ore.com

ANDREA MAMELI - Linguaggio Macchina - 31 luglio 2009

Commenti

Post popolari in questo blog

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Earthquake room. Natural History Museum, London.

Il 5 settembre ritorna "Contus po sistentai e contixeddus po si spassiai"