Geminga: la pulsar sardo-lombarda

Geminga pulsar Geminga è il nome di una pulsar che sta diventando famosa anche grazie al suo nome: unione delle parole Gemini (la costellazione in cui si trova) e gamma (dato che è un forte emettitore di raggi gamma). In dialetto milanese "Gh'e' minga!" significa "Non c'e'!".
Le prodezza linguistica si deve a due dei suoi scopritori: gli astrofisici lombardi Giovanni Bignami e Patrizia Caraveo. Ma cosa sarebbe quel qualcosa che "Non c'e'!"? L'emissione radio.
E inveve l'emissione radio ora c'è! Dopo trent'anni di ricerche è stata individuata dall'Osservatorio astronomico di Cagliari a partire dai dati delle osservazioni effettuate con la rete di radiotelescopi Very Large Array. Geminga è una pulsar: una stella di neutroni che ruota molto velocemente, classificata come il prototipo di una classe di pulsar molto particolare, le cosiddette pulsar radio-quiete. Uno degli astrofisici cui dobbiamo la scoperta è Alberto Pellizzoni, ricercatore dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari (INAF) e autore di un recente studio su Geminga, che pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Lo studio, redatto insieme ai colleghi dell’OA di Cagliari, Federica Govoni, Paolo Esposito, Matteo Murgia e Andrea Possenti, apporta una significativa innovazione concettuale. Osservatorio Astronomico di Cagliari
“Per decenni – spiega Pellizzoni – molti gruppi hanno cercato senza successo i segni delle emissioni radio da questa strana pulsar. Ora, grazie a una collaborazione interdisciplinare tra il gruppo di astrofisica delle alte energie e di radioastronomia dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, si è giunti alla scoperta inattesa di un segnale radio molto significativo da Geminga”.
In altre parole Geminga produce emissioni radio, e l’origine di queste emissioni radio suscita nuovi interrogativi.
Osservare emissione radio da Geminga significa dover rivoluzionare i modelli di emissione per questa categoria di pulsar. Per questo le osservazioni radio di Geminga proseguiranno in futuro anche tramite il Sardinia Radio Telescope.


Le immagini mostrano una rappresentazione dell'emissione radio di Geminga e il gruppo dell'Osservatorio di Cagliari cui dobbiamo questo importante risultato.

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