Biomimesi: quando scienza e tecnologia si ispirano alla natura
Nel 1851 l'architetto britannico Joseph Paxton si ispirò alle foglie di una ninfea originaria del Brasile, la Victoria amazonica, per progettare il Crystal Palace. Le particolari nervature di questo giacinto acquatico conferiscono alle sue foglie una resistenza tale da rappresentare un eccellente modello geometrico per il palazzo londinese che ospitò la Great Exhibition di quell'anno. Il Crystal Palace costituisce ancora oggi uno dei più celebri esempi di architettura del ferro e viene preso a modello di Biomimesi: l'emulazione del genio della natura. Ogni organismo vivente nel corso della sua evoluzione ha affrontato una serie di condizioni che ne hanno modellato forma e funzioni. Trarre ispirazione da "macchine" collaudate per milioni di anni si rivela una mossa vincente. Il problema è riuscirci. Un esempio classico di successo è quello del Velcro: il metodo di chiusura ideato da Georges de Mestral (brevetto del 1955) in seguito all'osservazione della capacità dei fiori di bardana di aderire ai tessuti grazie ai microscopici uncini.
Chissà ora cosa nascerà dagli studi dei ricercatori delle Università di Oxford e Sheffield sulle caratteristiche della seta naturale: Spider know-how could cut future energy costs (Oxford University, 23 Nov 11). Gli scienziati inglesi hanno dimostrato che la seta naturale è migliaia di volte più efficiente delle fibre sintetiche.
Vedremo cosa nascerà da questa ricerca.
Chissà ora cosa nascerà dagli studi dei ricercatori delle Università di Oxford e Sheffield sulle caratteristiche della seta naturale: Spider know-how could cut future energy costs (Oxford University, 23 Nov 11). Gli scienziati inglesi hanno dimostrato che la seta naturale è migliaia di volte più efficiente delle fibre sintetiche.
Vedremo cosa nascerà da questa ricerca.
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