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Visualizzazione dei post da aprile 24, 2011

Cosa succedeva mentre io nascevo? Si costruivano elefanti elettrici.

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Cosa succedeva mentre io nascevo (il primo maggio 1965)? La rivista Popular Science illustrava il cosiddetto Electrophant: "Mechanical elephant looks real. This bettery-driven elephant looks so much like the real thing that people have complained of its treatment. Built for a British ice show, it annoyed some to see it walk on ice. Guided by controls in the neck, it's powered by a one-hp., 50-volt motor with 30 walking speeds up to six m.p.h., can achieve a trot at 23 m.p.h. Frank Stuart, of London, who built a gasoline model 15 years ago, offers it for sale to amusement park. Its howdah (topside box) holds eight adults or 16 children." Source: Popular Science May 1965. Original post: 1965 – “Electrophant” Mechanical Elephant – Frank Stuart (British) (cyberneticzoo.com) More pictures: bitospud: Paul and Edith

E il cellulare (Android) divenne scanner.

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La videocamera del telefono cellulare è uno strumento potentissimo che permette di sviluppare sempre nuove applicazioni: dal codice a barre, al QR Code fino a trasformare il telefonino in uno scanner portatile. E possiamo archiviare i documenti in un server dedicato, tramite il nostro account Google. Abbiamo scoperto questa nuova utilissima applicazione dall'annuncio di Google del 27 aprile 2011: Google Docs App for Android . Ecco la descrizione originale: * Designed for Android to save you time finding your docs * Edits to your documents appear to collaborators in seconds * Make quick changes to spreadsheets * View your documents, PDFs, images and more. * Upload and convert files to the Google Docs format * Take a photo of printed text and convert it to a Google document * Share docs with your phone’s contacts L'applicazione, gratuita, permette di filtrare la visualizzazione dei documenti per evidenziare i preferiti, quelli di lavoro e quelli personali. Una novità assoluta d

Inaugurazione Postazione Informatica per Studenti con Disabilità della vista (Università di Cagliari e UniLeo 4 Light)

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Sabato 30 Aprile 2011, alle 10.30, Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione (Università di Cagliari, Via Is Mirrionis 1, Loc. Sa Duchessa, Cagliari) Il Leo Club Cagliari nell'ambito del Tema Operativo Nazionale "UniLeo 4 Light" in collaborazione con l'Ufficio Disabilità dell'Università di Cagliari inaugura la Postazione Informatica per Studenti con Disabilità della vista . Programma 10.30 Prof. Giovanni Melis, Magnifico Rettore Università degli Studi di Cagliari 10.45 Saluti delle Autorità 11.00 Giuseppa Locci, Dirigente Direzione Didattica e Orientamento Università degli Studi di Cagliari 11.05 Donatella Tore, Dirigente Direzione Servizi bibliotecari Università degli Studi di Cagliari 11.10 Lorenzo Marcoaldi, Presidente Distretto Leo 108L Lazio Umbria Sardegna 11.15 Demetrio Familiari, Responsabile nazionale Rapporti Istituzioni Progetto “Unileo 4 Light” 11.20 Elena Corda, Presidente Leo Club Cagliari h.11.30 Donatella Rita Petretto Delegato del Ret

«Racconto a New York il corpo delle metropoli e le città fatte di corpi» (L'Unione Sarda, 27 aprile 2011)

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Un nuovo riconoscimento per l'artista Alessandro Carboni, che da quindici anni studia le relazioni tra il corpo e lo spazio attraverso le arti visive e l'architettura. Le attività di insegnamento e la ricerca si sviluppano tra la School of Architecture di Hong Kong, la Central Saint Martin's University of Art di Londra, la Naba di Milano Digital environment design e il LaDU - laboratorio di densità e trasformazione urbana - dell'Università di Cagliari. Il 5 maggio l'artista sardo sarà a New York per uno spettacolo (“Inverse power of wavelengths”) e un seminario. Carboni, cosa porterà in scena a New York?   «Un nuovo “sguardo” fatto di sensibilità alla potenza del corpo, ai suoi gesti e alle relazioni con gli altri. Una lettura che ci permette di ripensare alla nostra posizione e all'influenza delle nostre azioni nello spazio che ci circonda. Una sorta di “inversione di potenza” che descrive lo spazio urbano non più come un sistema organizzato di oggetti edilizi

Il test di Turing, il tg5 e la perizia calligrafica sul font Segoe™ Script Regular

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Chissà cosa avrebbe pensato Alan Turing vedendo una grafologa scambiare per umano un testo che invece era stato stampato al computer. Il test di Turing ( "Computing machinery and intelligence", Mind, 59, 433-460, 1950 ) consiste nel sottoporre a un esaminatore le risposte di una persona e di una macchina: se l'esaminatore non è in grado di capire se ha a che fare con una macchina o con un umano allora il test si può dire superato e la macchina può esser definita intelligente. Ora, la notizia è questa: qualche giorno fa il test di Turing è stato superato. Vediamo come. In un servizio sul caso di Matthias Schepp (lo svizzero trovato morto il 3 febbraio 2011 nella stazione di Cerignola, in provincia di Foggia, di cui si cercano ancora le figlie), mandato in onda dal TG5 il 20 aprile, il giornalista Alan Patarga chiamava la grafologa Candida Livatino a fornire una perizia calligrafica su una cartolina spedita da Matthias Schepp alla moglie. Per l'esperta: “L'ang

Dalla ricerca nuovi ausili per persone con mobilità ridotta

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Alcuni dispositivi di potenziamento muscolare studiati per agevolare lo spostamento delle truppe a terra si rivelano utili in molti casi di invalidità temporanea e in particolare a sostegno di persone con difficoltà di deambulazione. Qualche sperimentazione è già in atto da tempo, in particolare nel caso della riabilitazione motoria: al paziente emiplegico viene fatto indossare un esoscheletro che sostiene e corregge i movimenti in base alla programmata decisa dal fisiatra. La ricerca si sviluppa anche in una seconda direzione: quella dell'alimentazione indipendente. In Inghilterra l'Università di Leeds ha sviluppato un sistema di produzione elettrica che sfruttano il movimento del corpo teso a ridurre il peso dello zaino. Negli Stati Uniti la società Berkeley Bionics (spin off della prestigiosa università californiana) ha sviluppato il sistema HULC (Human Universal Load Carrier): un esoscheletro progettato per essere indossato e rimosso facilmente, in grado di consentire a un

Le mele di Chernobyl e quelle del Giappone. Tra Biancaneve, linguaggio e informazione.

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"Le mele di Chernobyl sono buone? Certo, dopo aver seppellito il torsolo in profondità". Pescava a piene mani da questa barzelletta russa l'editore Sironi, nel 2006, per titolare il libro di Giancarlo Sturloni Le mele di Chernoby sono buone . Il libro evidenzia un aspetto cruciale delle moderne società democratiche: le decisioni relative a scienza e tecnologia devono essere il risultato di un articolato processo di negoziazione tra i vari gruppi sociali. Scrive Sturloni, a pagina 254: "A indirizzare l'atteggiamento delle società moderne nei confronti dei rischi tecnologici, in definitiva, sarà l'esito di questo confronto culturale, in cui la comunicazione gioca un ruolo cruciale. In accordo con il linguista statunitense George P. Lakoff, in ogni controversia ha la meglio chi riesce a imporre il proprio linguaggio, perché il linguaggio trasmette una precisa visione del mondo." E allora cosa accade se la percezione di un ipotetico rischio tecnologico vien