Vista bionica sviluppata in Australia, come in un romanzo di Robert J. Sawyer.
Come un romanzo di Robert James Sawyer, lo scrittore canadese da molti considerato l'erede di Arthur C. Clarke, l'elettronica può restituire la vista ai nonvedenti. La tecnologia, sviluppata nell'università australiana di Monash, consiste in paio di occhiali contenenti una piccola telecamera che registra in bianco e nero e a bassa risoluzione e trasmette a un chip impiantato (foto a sinistra) le immagini alla convertite im segnali che il cervello può comprendere.
Il gruppo australiano intende sviluppare soluzioni bioniche per la visione corticale con l'obiettivo di produrre un prototipo di protesi entro il 2014.
I microchip sperimentati dal Monash Vision Group verranno impiantati direttamente nella corteccia visiva di un paziente, e consisteranno in una griglia di 14 piastrelle fotosensibili. Ciascuna piastrella comprende un microchip da 4 millimetri di lato contenente circa 500.000 transistor 45 e sottilissimi elettrodi.
L'occhio bionico è finanziato con 8 milioni di dollari dall'Australian Research Council e impegna dal 2004 un gruppo di 20 ricercatori in medicina, fisica, oculistica, ingegneria elettrica e elettronica, ingegneria dei materiali, matematica e immunologia.
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