Immersione televisiva. Visita agli studi Sky Italia (27 Luglio 2012).

Non è un gioco di parole ma è quello che si scopre andando a visitare quel mondo nascosto alle spalle dello schermo. A me è capitato ieri, insieme alla mia famiglia, negli studi di Sky Italia, a Milano.
E ora proverò a riportare il diario di quella giornata.
Ma prima vi racconto cosa vi viene in mente pensando a Sky.
Sono due i dati, che in qualche modo mi impressionano.
Il primo è il massiccio ricorso alla tecnologia per la tv. Una tecnologia che non sempre si avverte, ma senza la quale non sarebbero possibili la tv su smartphone (Sky Go), il 3D a casa, la videoteca per mille contenuti (my Sky). Una tecnologia che ha bisogno di ricerca scientifica, di capacità di innovare e di prevedere il futuro, ma anche di risorse e di competenze.
Il secondo riguarda il numero di persone che impiegate, direttamente e indirettamente, in tutti i processi produttivi, organizzativi, di vendita e di assistenza: circa 15 mila. Per un valore complessivo di oltre 15,9 miliardi di euro (fonte: Repubblica, 8 Ottobre 2011: Sky raggiunge i 5 milioni di abbonati Decoder gratis nelle scuole superiori.
Per avere un'idea tangibile di questo fenomeno basta analizzare un elemento che in ogni azienda è secondo me il reale indicatore di crescita.
E per farlo è sufficiente perlustrare il sito alla ricerca della fatidica voce Lavora con noi. Cliccare per credere.
Al nostro arrivo nel quartier generale di Sky Italia (2 mila persone in tre edifici) siamo stati accolti dalla copia della fiamma olimpica dei giochi olimpici London 2012. Progettata da Edward Barber e Jay Osgerby la torcia è alta 80 cm, pesa 800 grammi, e attraverso alcuni dei suoi 8 mila fori ho potuto vedere il piccolo serbatoio di butano e propano: la miscela che garantisce la vivacità e la forza della fiamma. Subito dopo siamo stati presi in consegna dal personale di Sky Italia. Da quel momento è iniziata la visita.
Il primo appuntamento era quello con i pupazzi di Alvin Superstar. Pupazzi più grandi di me per rappresentare personaggi che nel film sono dei piccoli roditori. Buffissimo. I bambini si sono divertiti molto. E non solo loro.
Poi è iniziata la visita vera e propria. Accompagnati da alcuni dipendenti, simpatici e competenti, abbiamo visto da vicino la complessa organizzazione del mondo televisivo: l'acquisizione dei segnali, il controllo audio e video, la regia delle trasmissioni, gli studi, il sistema di comunicazione interno e tante altre cose.
Per trasmettere i propri canali la piattaforma satellitare Sky utilizza 26 transponder suddivisi fra tre satelliti di proprietà del gruppo Eutelsat Communications (Eutelsat Hot Bird 13A, Eutelsat Hot Bird 13B, Eutelsat Hot Bird 13C).
Molto istruttivo è stato anche vedere le sale in cui sono sistemati gli schermi di controllo dei segnali in arrivo e delle trasmissioni erogate in quel momento, le regie delle dirette, con i controlli dei segnali video e audio. Continuando la visita abbiamo dato uno sguardo agli studi dove si producono alcune trasmissioni, quasi sempre in diretta.
I tavoli touch screen, come quello che abbiamo incontrato nella sala di produzione della trasmissione "Calciomercato", fanno sempre la loro figura, anche se sono ormai molto diffusi.
Ma forse è dalla quantià di cavi nascosti dietro le quinte e dal mosaico di luci pendenti dal soffitto che si ricava una chiara idea della complessità di questi spazi attrezzati. Complessità che viene gestita molto bene anche grazie a tecnologie meno appariscenti, come il software per la gestione dei palinsesti e i sistemi di comunicazione interna, ma non meno importanti.
L'unica cosa che non si può vedere nel corso di una visita di questo tipo è il settore ricerca. E questo per un motivo molto semplice: le innovazioni, che entreranno nelle case dei 5 milioni di abbonati Sky, si studiano con 3 anni di anticipo. Non sarebbe certamente furbo far sapere in giro cosa bolle in pentola.
La visita finisce senza quasi esserci accorti delle tre ore trascorse dentro lo stomaco della televisione.
E ora la cosa più importante. All'origine di questa visita c'è una donazione alla onlus Associazione Sindrome di Crisponi e Malattie Rare: una realtà che finanzia la ricerca scientifica con borse di studio e acquisto di strumentazione e ha già al suo attivo l'individuazione del gene che, quando mutato, causa questa malattia rara. Per questa ragione, prima di uscire dalla sede di Sky Italia, siamo stati addirittura intervistati (il video va in onda martedì 30 Luglio).
Ho avuto la fortuna di vedere, seppur brevemente, cosa c'è dietro il cinema e dietro il teatro. Mi mancava la televisione. Ora ho ispezionato anche quella. Ma sicuramente troverò altre curiosità da appagare.
Andrea Mameli 28 Luglio 2012 www.linguaggiomacchina.it
 
Approfondimenti:

Come funziona il software dei palinsesti tv per gli addetti ai lavori:


Una breve panoramica della sala regia di Sky Italia (visita agli studi Sky Italia - mamelivideo, 27 Luglio 2012):


La torcia olimpica (Milano, Sky Italia - mamelivideo, 27 Luglio 2012):


Sky Italia come una startup (Sergio Giorgiani, Digital Economy Forum, Milano, 20 Aprile 2012 - DigitalEconomyForum, 3 Maggio 2012):

Commenti

Anna ha detto…
Come si fa per organizzare una visita agli studi?
Unknown ha detto…
Anche io vorrei visitare gli studi di Sky....come si fa...cavolaccio....
Anna ha detto…
Io ho scritto alla mail che c'è sul sito

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