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Visualizzazione dei post da dicembre 9, 2012

Il teorema di Pitagora dimostrato con l'acqua (e la gravità)

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RESPIRIAMOLACITTÀ: il resoconto di Liliana Cori per linguaggiomacchina.it

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Erano una piccola squadra di veri ricercatori: ieri a Napoli a Città della Scienza hanno presentato i risultatoti del Progetto: “RESPIRIAMOLACITTÀ”, promosso dall’università inglese “London School of Hygiene and Tropical Medicine” di Londra, dall’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa e dal Laboratorio di Psicologia Sperimentale della Università Sant'Orsola Benincasa (UNISOB) di Napoli. La loro coordinatrice, l'economista ideatrice della ricerca Carla Guerriero è stata capace di preparare la squadra con l'aiuto delle valenti maestre delle elementari e medie dell’Istituto Comprensivo Bovio-Colletta di Napoli e con Sabina De Rosis, esperta comunicatrice ambientale. 20 preentatori e 200 piccoli nel pubblico, che seguivano attenti e partecipi, sottolineando con applausi e assensi il racconto dell'esperienza fatta nel corso di quest'anno, che li ha visti discutere e disegnare in classe, visitare il museo della scien

Le basi della fotografia nascono a Cagliari, con Joseph Nicéphore Niépce nel 1796 (o 1797).

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Sarebbe questa la prima foto della storia , scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 (o 1827) in Francia. Sembra una lastra sporca e invece se guardate bene vedrete al centro in basso i tetti spioventi, a destra e sinistra le pareti degli edifici più alti. Sono le stesse figure che si osservano, più chiaramente, nella foto che riporto sotto, quella che finora era considerata la prima foto della storia, intitolata: "Vue de la fenêtre du domaine du Gras, à Saint-Loup-de-Varennes" . Diciamo che quella in basso è la prima foto permanente (e decente). E pensare che Joseph Nicéphore Niépce, nato nel 1765 a Chalon-sur-Saône, pare avesse iniziato a riflettere sul comportamento della luce nel 1796 o 97 a Cagliari. Nel 1792 Nicéphore Niépce si arruola nell'Esercito Rivoluzionario dove serve come sottotenente nel 42-simo reggimento di fanteria. Negli anni seguenti viene inviato a Cagliari e qui, insieme al fratello Claude, concepisce l'idea della Camera Obscura. Cos

Vigamus: museo del videogioco nella città eterna; tavola rotonda: "Ralph spacca i confini tra cinema e videogioco".

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VIGAMUS Museo del Videogioco di Roma è il primo Museo del Videogioco in Italia (il secondo in Europa, dopo il Computerspielemuseum di Berlino) inaugurato il 20 ottobre 2012. Un'area interattiva per sperimentare la Storia del Videogioco, 63 pannelli illustrati in italiano e in inglese, 150 pezzi originali: console, pubblicità e giochi d'epoca. Nato da un'idea è dell'Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive (AIOMI), con il patrocinio di Roma Capitale, il museo è inserito nel circuito dei Musei Civici. L’esigenza di base è predisporre spazi dedicati alla conservazione, salvaguardia e condivisione dei beni fisici correlati al digitalgaming , esempio unico in Italia e replicato in Europa solamente a Berlino (Computerspielemuseum). VIGAMUS fa parte della European Federation of Game Archives, Museums and Preservation Projects (EFGAMP) e collabora con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Mostre Permanenti e temporanee gamezero 5885 : le origini e l

Sfruttare la gravità per fare luce: GravityLight.

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Chi l'ha pensata? L'idea è venuta a due creativi inglesi: Martin Riddiford e Jim Reeves , i quali hanno impiegato 4 anni per sviluppare il prototipo della lampada GravityLight . A chi è destinata? Questa lampadina sostenibile che viene distribuita gratuitamente in alcuni villaggi in Asia e in Africa all'interno di un progetto più articolato ( deciwatt.org ). Come funziona? Bastano 3 secondi di lieve forzo muscolare per muovere il contrappeso e caricare la lampada. La luce dura 30 minuti. Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 13 Dicembre 2012 GravityLight: lighting for developing countries (indiegogo.com) Mietere energia con le tecniche dell'energy harvesting (Linguaggio Macchina, 13 Aprile 2011)

Il primo formaggio del nord Europa. Una ricerca publicata su Nature il 12 Dicembre 2012.

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Una prova inequivocabile di produzione di formaggio nel nord Europa risalente a 7.000 anni è stata scoperta da una collaborazione internazionale guidata dall'Univesità di Bristol. Le tracce dei grassi analizzati in questa ricerca sono state rinvenute in Polonia dentro 34 vasi diterracotta che furono evidentemente utilizzati per separare il caglio dal latte. Determinanti per questa ricerca sono stati i fori praticati nella ceramica, al cui inerno si sono conservati i grassi del latte. Lo studio, pubblicato il 12 Dicembre su Nature, prova che il consumo di prodotti lattiero-caseari è iniziato in epoca preistorica. Prima di questa ricerca erano stati documentati residui di lavorazione del latte di 8.000 anni fa in Anatolia e di 7.000 anni fa in Libia ma senza alcuna certezza che si trattasse di vero e proprio formaggio. Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 12/12/2012 Earliest evidence for cheese making in the sixth millennium bc in northern Europe Mélanie Salque, Peter

From Map to App: AntiMap Festival a Cagliari dal 13 al 22 Dicembre 2012

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AntiMapp. Nuovi immaginari per perdersi negli spazi urbani è il titolo del festival dedicato alle trasformazioni urbanee ideato da Alessandro Carboni e dal gruppo Formati Sensibili . «AntiMap Festival - spiega Alessandro Carboni - è un esperimento con cui la città di Cagliari è invitata a ripensare lo spazio urbano. Laboratori, mostre, spettacoli e racconti di esperienze sul tema sono gli strumenti con cui la prima edizione del Festival intende aprire la riflessione sui nuovi immaginari legati alle trasformazioni urbane. Lo spazio della città è esplorato come luogo di esperienza e produzione, in cui il corpo diventa l’agente e l’asse portante della discussione del cambiamento nelle sue diverse specificità.» Dato che si parla (e si agisce) intorno alla partecipazione non poteva mancare un'applicazione per smartphone: «Per l'occasione abbiamo progettato AntimAPP , un'applicazione gratuita, disponibile per Android e Iphone, che permetterà ai cittadini di poter ripensa

Quando il cane avverte l'ipoglicemia.

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Armstrong (foto D4D) è uno dei cani che compongono la squadra Dogs4Diabetics , dotati della straordinaria capacità di "sentire" l'ipoglicemia. Uno studio pubblicato nel 1992 su Diabetic Medicine ha rivelato che almeno un terzo degli animali domestici (cani, gatti, conigli, uccelli) mostrano evidenti cambiamenti nel loro comportamento in concomitanza con il calo di glicemia nei loro amici umani. Uno articolo pubblicato nel 2000 nel British Medical Journal riportava le esperienze di tre pazienti insulino-dipendenti (una con diabete di tipo 1 e due di tipo 2) i cui cani avevano reagito durante l'insorgenza di un'ipoglicemia: correndo, nascondendosi, muovendosi freneticamente e girando intorno alle pazienti. Una persona che ha beneficiato di questa capacità diagnostica dei cani è lo sceneggiatore di fumetti e videogiochi Devin K. Grayson, la cui vità è cambiata dopo essersi rivolto a Dogs4Diabetics e aver ottenuto Cody, uno splendido Golden Retriever addest

Ripartire dai bambini per capire e far capire i legami tra salute e ambiente. I risultati di una ricerca internazionale.

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Se è vero, come sostengono numerosi studi longitudinali, che i bambini sono colpiti - in una percentuale che oscilla fra il 25% e il 40% - da patologie causate da fattori ambientali rispetto alla pressione complessiva degli eventi patologici, e che tra queste patologie il 43% ricade sui bambini di età inferiore ai cinque anni, allora il loro coinvolgimento nelle campagne di informazione e di prevenzione è più che giustificato. Tuttavia, nonostante i bambini siano le principali vittime degli effetti dell’inquinamento, attualmente non esistono studi che coinvolgono direttamente questa fascia d'età. Per esempio per valutando le loro preferenze in campo ambientale e rendendoli partecipi del processo di costruzione delle politiche pubbliche. Per queste ragioni lo studio Respiriamo la Città che sarà presentato il 13 Dicembre a Napoli (Città della Scienza) costituisce un brillante esempio di coinvolgimento dei minori, a dimostrazione che anche i più piccoli sono in grado di esprimere

Respiriamo la Città: Napoli, 13 Dicembre 2012.

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I bambini raccontano la salute e l’ambiente a Napoli Presentazione dei risultati dello studio Respiriamo la Città Città della Scienza, Napoli Giovedì 13 Dicembre 2012 RespiriamolaCittà è uno studio sviluppato nella primavera del 2012 dall’ Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine in collaborazione con la Fondazione Idis-Città della Scienza . Lo studio si è posto l’obiettivo di rilevare la percezione del rischio ambientale in ambiente urbano da parte di un campione di alunni dell’Istituto Comprensivo Bovio-Colletta, che ha sede nel centro storico di Napoli, allo scopo di favorire la partecipazione dei cittadini più giovani nell’individuazione di strategie da azione a uso dei decisori pubblici per la costruzione di una città sempre più a misura di bambino. RespiriamolaCittà rappresenta uno studio pilota che sarà ampliato estendendo in futuro la rilevazione in altri quartieri di Napoli e in altre città italiane. Presentano

Nazca: non tracce celesti ma itinerari terreni. Uno studio pubblicato su Antiquity (Dicembre 2012).

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Hanno camminato per 1.500 chilometri nel deserto di Nazca seguendo le linee tracciate fra il 100 AC e il 700 DC. E ora, dopo 5 anni, l'archeologo Nicholas Saunders (University of Bristol) e l'archeoastronomo Clive Ruggles (University of Leicester) hanno presentato i risultati delle loro ricerche: lo studio è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista Antiquity . Saunders e Ruggles hanno scoperto un nuovo disegno finora nascosto, creato non per essere visiblie dal cielo, come ci eravamo ormai abituati a pensare, ma come effetto inconsapevole di un movimento di uomini e animali. Un movimento ripetuto per secoli, legato forse a motivi rituali, le cui tracce hanno indotto alcuni a ipotizzare scenari fantasiosi come forme di comunicazione con civiltà extraterrestri. A conclusioni simili era giunto, nel 2009, l'archeologo tedesco Tomasz Gorka, secondo il quale le linee di Nazca erano sentieri rituali. Andrea Mameli 10 Dicembre 2012 www.linguaggiomacchina.it Des

Do you know "Medusa", the two-headed Albino Honduran Milk Snake, born last year in Florida?

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This two headed Albino Honduran Milk Snake was born last year in Florida. The condition is known as Polycephaly and occurs when monozygotic twins fail to separate completely. Most organisms with this condition will not live for long, but occasionally you will get cases like this one, where the snake(s?) seem healthy enough and can live for years. The heads act independently of one another, and will fight over food given the opportunity. Watch the video of their owner feeding them here: This is a video of "Medusa" the two-headed Albino Honduran Milk Snake. She's the perfect example of "Axial Bifurcation" in that she's perfectly symmetrical. Her uncommon condition is more likely the result of twin babies that failed to separate while developing. She can be sen at Ben Siegel Reptiles in Deerfield Beach, Florida. By Danny Mendez (25/11/2012) Urban Jungles Radio is a cutting edge Conservation and Zoological Radio show unlike anything else around: www

Animali con due teste. Quale delle due decide cosa fare? E nella specie Homo Sapiens?

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Le cose che ci appaiono più insolite suscitano in noi sentimenti contrastanti: curiosità, orrore, passione, paura. A seconda dei casi (e dei gusti). Quello degli animali (e degli umani) a due teste è un caso classico, noto con il nome di Policefalia . Per farsi un'idea della varietà dei casi basta guardare qualche foto come quelle del blog di Viplove Ukey: "Two headed Snakes" . E vi risparmio quelle dei bambini a due teste. Quel che mi chiedo è se fra le due teste una delle due domina a livello neurologico. Il controllo del corpo è distribuito fra i due cervelli o uno dei due prevale? Nel caso dei serpenti se il cibo è abbondante mangiano entrambe le bocche e tutto va bene. Ma se le due teste devono spartirsi l'unica preda disponibile? E nella specie Homo sapiens? Quale delle due teste "è" la persona su cui poggia? Ovvero: è una persona con due teste o sono due persone con un corpo solo? Mi piacerebbe approfondire la questione. Andrea Mameli www.lingua