Rosso come il cielo. Rassegna cinematografica di sensibilizzazione alle disabilità visive


Il 13 Dicembre 2013 alle 20 e 30, proiezione del film "Rosso come il cielo" (di Cristiano Bortone, voce narrante Francesca Radaelli) nei locali della Società Umanitaria - Cineteca Sarda, Viale Trieste 118, Cagliari.

Trama: è il 1970. Mirco è un bambino toscano di dieci anni innamorato del cinema. A seguito di un incidente perde la vista. La legge dell’epoca non offre ai non vedenti sufficienti diritti e non permette loro di frequentare la scuola pubblica: i genitori sono costretti a farlo rinchiudere in un istituto. Lì il bambino trova un vecchio registratore a bobine e scopre che tagliando e riattaccando il nastro può costruire delle favole fatte solo di rumori. Mentre l’istituto cerca di allontanarlo in tutti i modi dal suo nuovo passatempo, Mirco lentamente riesce invece a coinvolgere tutti gli altri bambini ciechi facendo loro riscoprire la loro normalità e i talenti di ciascuno. Il film racconta la storia (vera) di Mirco Mencacci, non vedente, diventato uno dei più rinomati montatori del suono.
Partecipazione libera e gratuita, fino a esaurimento dei posti.

La rassegna, aperta a tutti, prevede la proiezione di tre pellicole dotate di sottotitoli per non udenti e audiocommento per non vedenti per promuovere la cultura del rispetto e dell’integrazione e consentire anche a chi ha problemi di vista o di udito di godere dell'arte cinematografica insieme agli altri utenti.
La rassegna “Assaggi di Buio” nata attraverso un progetto promosso dalla Mediateca del Mediterraneo, la Società Cooperativa Karalimedia e la Società Umanitaria Sarda entra a far parte del circuito del Cinema senza barriere® .
L’esperienza di un servizio continuativo per persone con disabilità della vista e dell’udito fu attivato, per la prima volta in Italia, a Milano, grazie a una collaborazione tra l'associazione italiana Cinema d'Essai (AIACE), la Provincia di Milano e una fondazione bancaria.
Cinema senza barriere® è il cinema per tutti: una proposta che nasce per condividere cultura, per promuovere la parità nell’uso di un genere di intrattenimento abitualmente destinato esclusivamente alla parte abile della popolazione; l’iniziativa vuole consolidare una nuova cultura del rispetto e dell’integrazione tra due mondi che sicuramente si conoscono ma che si frequentano poco. Questo è un aspetto innovativo delle tante iniziative che in ogni territorio civile vengono messe a punto per migliorare l’inserimento dei diversamente abili nel tessuto sociale, al fine di garantire dignità e parità di diritti per tutti.

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