27 aprile 2013

PadigliOrto: torte di lana e tavoli di terra.

Ti compare davanti quando meno te l'aspetti, il PadigliOrto. E quando l'hai raggiunto tutta la confusione della Fiera Internazionale della Sardegna cessa di colpo. Sarà per l'effetto isolante della lana di pecora o per l'attenzione che questo ambiente così diverso dagli altri caotici padiglioni riesce a suscitare.

Il PadigliOrto, che si apre con un omaggio a Gianni Rodari ("La torta in cielo"), è parte di un progetto ricco di suggestioni e di idee, già dal nome: "ArchitetturaFiera, molto (molto fiera) di essere Pulita Giusta Bella InnovAttiva Sonora".

Nel giardino del PadigliOrto ci sono i nidi di lana ispirati a quelli delle aquile:
E ci sono le cuffie di lana, ispirate al nido di pettirosso:
Ci sono anche le magnifiche torte di lana:

E poi c'è il tavolo fatto di terra, paglia, latte, miele, olio d'oliva e lana:
 E c'è il fantastico giardino verticale di lana:
Colgo in tutto questo, a partire dai materiali usati, una continua ricerca di soluzioni antiche a problemi nuovi e di soluzioni moderne a problemi vecchi. Non è un gioco di parole. Trovo estremamente stimolante questo continuo interscambio tra le età dei saperi.

Apprezzo molto il ricorso alle eccedenze alimentari, che in tal modo rientrano nel ciclo produttivo prima di rientrare nel ciclo naturale. E trovo estremamente intelligente la creazione di reti tra chi produce e consuma, risolvendo problemi legati ai materiali e all'energia. Materiali che in un processo artigianale o industriale sono scarti, in un altro processo possono essere materia prima. Qualcosa di simile può accadere con l'energia e con l'acqua. A volte basta poco per poter indirizzare il cambiamento.
..

Il 3 Maggio, alle 16, il PadigliOrto ospiterà fornelli e i forni solari, alcuni dei quali realizzati anche con lana di pecora (in una delle svariate declinazioni, che avremo modo di illustrare), per una dimostrazione pratica di cucina solare, in occasione dell'inaugurazione del Distretto di Democrazia Solare. Lo stesso giorno, alle 16 e 30: laboratorio "Architettura Solare da Indossare e Coltivare" (per bambini e bambine da 4 a 7 anni, accompagnati dai genitori): officina gratuita (su prenotazione) a cura di Francesca Picciau e Roberta Saba.

Trame e fili di storie diventano l’abito da tessere che ogni bambina/o disegnerà e porterà via con sé al termine dell’officina. Nell’abito realizzato potranno crescere fragole e insalate. Quando il vestito non servirà più, ritornerà ad essere concime fertile per ri-vestire e nutrire la terra. Ingredienti: lane crude, tessili crudi filati e fibre di vegetali ricavate grazie alla captazione solare pura, dalle parti non edibili, considerate scarti, di foglie e bucce di banane, cipolle, carciofi, cavoli, zucche ecc.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 27 Aprile 2013

25 aprile 2013

Questa voglia di condividere che allarga la conoscenza: #invasionidigitali a Cagliari

Oggi ho sperimentato cosa significa fare un uso intensivo e collettivo di Beni Culturali (scritto maiuscolo) con annessa condivisione di immagini e parole.
Devo il mio esperimento al progetto #invasionidigitali (scritto minuscolo) ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la Rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers (la community italiana di Instagram) e l’Associazione nazionale piccoli musei.
Il progetto è approdato in Sardegna grazie a Alessandra Polo fondatrice del gruppo Instagramers Sardegna.
La formula è semplice: blogger, gente attiva sui social media, persone curiose, sono invitati a condividere la propria visione del patrimonio culturale, utilizzando le piattaforme sociali e del web 2.0
Nel manifesto di #invasionidigitali (al quale ho prontamente aderito) trovo una bella «concezione “aperta e diffusa” del patrimonio culturale» nella quale l'utente svolge un ruolo attivo per la conoscenza e la partecipazione a livello educativo e creativo.
Ma ovviamente è una partecipazione non incravattata, non istituzionale, e per certi aspetti direi anche sostenibile. Questo perché l'iniziativa parte dal basso e coinvolge paritariamente e, per quanto possibile, spontaneamente, i partecipanti. Parlare, prendere appunti, scattare foto e condividerle, rivolgere le proprie curiosità alla persona che fa da guida in modo da scoprire segreti e misteri della torre o del castello o dell'opera d'arte, agganciando gli altri partecipanti alla nostra curiosità.
Oggi diventa cruciale chiedersi cosa significa "fruzione di un bene culturale" (scritto, questa volta, minuscolo).
Oggi inserire il tag #invasioniCA aveva il significato di offrire agli altri, che in gran parte non conoscevo, la mia personale interpretazione di ciò che vedevo. Tutto questo grazie a tecnologie, a idee e a qualcosa di connaturato in noi: il desiderio di condividere. Se provo a pensare, per quanto possa valere questo mio pensiero (e allora prendiamolo per un
Gedankenexperiment) alla caverna del paleolitico, immagino persone che condividono: parole, immagini, storie, idee.
«Crediamo - dice bene il manifesto di #invasionidigitali - che le piattaforme che mettono in connessione fra loro visitatori, esperti, studiosi, appassionati, che permettono all’utenza di collaborare all’offerta museale tramite contenuti personali UGC (User Generated Content), possano favorire processi co-creativi di valore culturale.»
In quelle due ore ho scattato e condiviso su Instagram 42 fotografie (alcune anche su Twittwer e Facebook) più di quanto potessi immaginare. Posso stimare che le altre 14 persone che erano con me avranno prodotto in media un quantitativo analogo di immagini digitali. Ora, che valore possa concretamente avere il materiale prodotto, nessuno può dirlo. Le foto hanno circolato (e continueranno a farlo) e raggiungeranno un numero di persone difficile da stimare. Di sicuro chi ha partecipato all'invasione della Torre è andato via con qualche informazione in più sulla Torre dell'Elefante di Cagliari. Scusate se è poco
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 25 Aprile 2013


Un fico (Ficus carica L.) sul tetto della Torre dell'Elefante (Cagliari)



#invasionidigitali fra tre ore...

#invasionidigitali Cagliari, 25 Aprile 2013

Questo è uno dei rarissimi post senza immagini. Perché annuncia una valanga di foto! A Cagliari sta per iniziare #invasionidigitali un progetto ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la Rete dei travel blogger italiani: #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers (la communità italiana degli Instagram) e altre sigle.

Appuntamento alla Torre dell'Elefante alle 16.

Democrazia Solare a Cagliari il 3 Maggio 2013

Venerdì 3 maggio a Cagliari (Fiera Internazionale della Sardegna) alle 16 nasce il Distretto di Democrazia Solare: un progetto della Banca del Sole.
Il Distretto, coordinato da Andrea Mameli e Alexander Scano, ha per oggetto condividere idee, sperimentazioni, innovazioni e azioni sostenibili basate sul Sole.
A seguire degustazione di dolci the e bevande preparati con i forni e fornelli solari in contemporanea con il laboratorio di Architettura Bambina (riservato ai bambini e alle bambine dai 4 ai 7 anni): Officina gratuita (su prenotazione) a cura dell’architetto Francesca Picciau con Roberta Saba. Trame e fili di storie diventano l’abito da tessere che ogni bambina/o disegnerà e porterà via con sé al termine dell’officina. Nell’abito realizzato potranno crescere fragole e insalate. Quando il vestito non servirà più, ritornerà ad essere concime fertile per ri-vestire e nutrire la terra. Ingredienti: lane crude, tessili crudi filati e fibre  vegetali ricavate grazie alla captazione solare a crudo (zero fotovoltaico, zero eolico, o simili) dalle parti non edibili, considerate scarti, di foglie e bucce di banane, cipolle, carciofi, cavoli, zucche, al PadiogliOrto-Giardino della Torta in Cielo (Fiera di Cagliari).

Fiera Internazionale della Sardegna, Polo Produttivo per la Bioedilizia La Casa Verde CO2.0 con la Comunità del Cibo Slow Food. In collaborazione con Tempomat Osservatorio Nazionale Banche del Tempo distretto di Democrazia Energetica e Banca del Sole, Legambiente, Mare Vivo, FAI, Slow Food, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Glasgow Architecture University -Department of Naval Architecture, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Coldiretti, Ecocity Village, Club Unesco, FIF, WWF, LIPU, FIV, ISOLA DEI SUONI-Ingegneria culturale.

Buon Compleanno Hubble: 23 anni di splendide immagini.


Hubble è in orbita da 23 anni e contribuisce a rendere sempre più largo il davanzale della nostra finestra verso l'universo.

La storia di Hubble e una selezione delle foto più suggestive: Hubble Space Telescope. E con Twitter l'immagine del giorno: Hubble Daily Image @HubbleDaily
 
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 25 Aprile 2013

24 aprile 2013

Elettricità e calore, insieme, dal sole: è il progetto HCPV.

Con un finanziamento di 2,4 milioni di dollari in 3 anni il ministero svizzero per la tecnologia e l'innovazione sostiene il IBM Research, il centro di ricerca dell'IBM di Zurigo, coautore insieme a Airlight Energy, ETH Zurich (Renewable Energy Carriers), Interstate University of Applied Sciences Buchs NTB (Institute for Micro and Nanotechnology MNT) del progetto High Concentration PhotoVoltaic Thermal (HCPVT). Si tratta un un concentratore fotovoltaico che trasforma il calore solare in energia termica riutilizzabile.

Il progetto mette insieme tecnologie collaudate, fotovoltaico, termico e concentrazione, introducendo un elemento innovativo: il raffreddamento.
In questo modo la luce del sole, opportunamente concentrata, raggiunge il fotovoltaico senza surriscaldarlo e sfrutta il calore prodotto senza sprecarlo.
Il prototipo comprende uno specchio parabolico comandato da un inseguitore solare, rivestito internamente di celle fotovoltaiche.  
Questa tecnologia deriva da una soluzione - denominata Aquasar - sviluppata dall'IBM per il raffreddamento dei supercomputer.

Made in IBM Labs: Collaboration Aims to Harness the Energy of 2,000 Suns (IBM press release, Zurich - 22 Apr 2013)

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 24 Aprile 2013

Eco-spoon: posate biodegradabili. Un brevetto, un prodotto.

Eco-spoon: posate biodegradabili
Brevetto: D632,046 United States Patent
 

23 aprile 2013

Giganti di Mont'e Prama alla Fiera di Cagliari con il CRS4.


Le tecnologie di visualizzazione scientifica del CRS4 alla 65° Fiera Campionaria Internazionale di Cagliari, dal 25 Aprile al 6 MAggio 2013. Nella sala Tola-Sulis (Padiglione D) saranno mostrate al pubblico le diverse fasi che, a partire dai modelli reali di statue o manufatti, portano alla creazione di un modello digitale ad alta risoluzione. Molte delle metodologie dimostrate sono sviluppate dal gruppo di Visual Computing del CRS4 nel quadro di attività di ricerca, tra le quali il progetto Europeo DIVA, e vengono applicate alle acquisizioni digitali del complesso statuario di Mont'e Prama. Lo spazio espositivo conduce il visitatore all'utilizzo attivo delle dimostrazioni e al controllo su touch screen delle visualizzazioni proiettate.
Il CRS4 ha organizzato l'allestimento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, AG Multivision e Digital Projection.


Approfondimenti, foto e link utili: Esposizione sulle Tecnologie di Visual Computing per i Beni Culturali

Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 23 Aprile 2013

22 aprile 2013

Dai Miti Classici alla Fisica Classica. Ieri a Cagliari: Orfeo, Euridice e gli Equilibri.


Ieri sera Pietro Olla, Antonio Iavarone e gli attori della compagnia Teatro Impossibile, sono andati in scena con "Orfeo ed Euridice", il quarto dei sei appuntamenti del ciclo: Servizio Pubblico. Transiti e soste all'Ex Liceo Artistico.
Non era facile partire da uno dei più celebri miti greci e arrivare alle leggi della fisica che governano l'equilibrio.
Ma Elio Turno Arthemalle, Felice Colucci e Manu Lai, hanno dimostrato che quella tra amore, morte e poesia non è solo una ricerca artistica ma è insieme l'analisi di tutto ciò che cambia e di quel che tende all'equilibrio. Un equilibrio tra amore, morte e poesia, una relazione stretta con il mistero, come ha fatto Ovidio con le sue Metamorfosi.
In un crescendo di citazioni, rappresentazioni, rievocazioni e temi originali, intervallate dagli scoppiettanti (e a tratti esilaranti) interventi dei due scienziati pazzi. Il teatro è evasione, certo, ma è anche riflessione. Oltre che partecipazione.


L'idea riesce quando riesce a estrarre, con le pinze del teatro, tutta la potenza del mito classico, condita con qualche pizzico di fisica classica. Alla fine il pubblico si lascia coinvolgere, mentalmente, immaginando scene di vita (quella dei miti) e attivamente, partecipando agli esperimenti sugli equilibri dei corpi (quelli degli spettatori).

 
Il rapporto fra teatro e scienza riserva spesso gradite soprese, per questo gli esperimenti vanno a mio avviso sempre incoraggiati, specie - come nel caso di ieri, a Cagliari - quando si investono energie e idee, in maniera originale e coraggiosa. O come faranno domani al teatro Portland di Trento, Enrico Merlin e Andrea Brunello, con lo spettacolo "Il principio dell'incertezza", ispirato a Richard Feynman, tra meccanica quantistica, gatto di Schroedinger, misteri e paradossi. 
Principio dell'Incertezza nasce all'interno del progetto Jet Propulsion Theatre (JPT): Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica in coordinamento con la Compagnia Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università di Trento.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 22 Aprile 2013

21 aprile 2013

Urbee: la prima auto stampata in 3D

Tutto inizia con un disegno realizzato con Autodesk Inventor CAD, poi il modello in argilla in scala 1:60 e infine la scansione tridimensionale da cui la stampa 3D (realizzato con Stratasys (FDM) 3-D). Ed ecco Urbee, la prima automobile disegnata da volontari e creata con stampanti 3D.
La ricerca della sostenibilità passa per l'uso della minore quantità di energia per km e per la produzione della minore quantità possibile di inquinanti e di CO2 nella costruzione e nella fase di riuso delle parti e dei materiali una volta completato il suo ciclo di vita.
Ma passa anche per l'impiego di materiali reperibili vicino alla fabbrica e riciclabili più volte, per la semplicità di costruzione e di riparazione, per la sicurezza nell'uso.
Il peso e il coefficiente di penetrazione aereodinamica risultano così estremamente bassi: rispettivamente 540 kg e 0,15 (Cx).
Il motore è un 10 Cv ibrido, la velocità massima è di appena 65 km/h ma, anche dal nome, è chiaro che il veicolo è fatto per girare in città.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 21 Aprile 2013