CNR: simulazione di un incidente aereo nel Golfo di Cagliari.

Un aereo passeggeri Boeing 737-800 in volo tra Trapani e Cagliari con 105 persone a bordo, tra cui otto bambini, è costretto a un ammaraggio di emergenza nelle acque del Golfo di Cagliari a causa di avarie ai motori.
Lion Air flight JT904 from Bandung to Denpasa, crashed into the water Apr 13, 2013

È lo scenario cui dovranno far fronte domani, 9 Settembre, le forze aeree, navali e terrestri messe in campo per la vasta esercitazione di ricerca e recupero di persone disperse a mare Squalo 2014, organizzata dalla Direzione Marittima di Cagliari e inserita nell’ambito degli accordi internazionali S.A.R. MED/OCC tra Italia, Francia e Spagna.
L’esercitazione, finalizzata a testare e perfezionare i sistemi di sicurezza nell’eventualità di ammaraggio aereo, vedrà lo schieramento di circa trenta mezzi tra navi, aerei ed elicotteri, e sarà distinta in due fasi: una prima ricognizione della zona di ammaraggio, seguita dalle operazioni di ricerca e recupero dei superstiti dispersi in mare, impersonati da oltre ottanta figuranti che simuleranno i sopravvissuti e venti sagome indicanti i cadaveri.
Attraverso la caratterizzazione dinamica e fisica marina superficiale dell’area di ammaraggio il Gruppo di Oceanografia Operativa dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr (Iamc-Cnr) di Oristano offre un contributo scientifico utile ad affinare le capacità predittive del sistema di ricerca e soccorso in mare. 
«La previsione del movimento di un oggetto a mare è un problema di difficile risoluzione - spiega il ricercatore dell’Iamc-Cnr di Oristano Roberto Sorgente - a causa dell’imprevedibilità delle traiettorie che esso può assumere in un fluido turbolento come quello marino. Di fondamentale importanza per il successo di un’operazione di ricerca in mare è la conoscenza in tempo reale dell’intensità e della direzione nello spazio e nel tempo della corrente marina, che rappresenta il principale vettore di spostamento dei corpi in mare. Il sistema integrato di osservazioni a mare e i modelli numerici di simulazione ad alta risoluzione spaziale sviluppati dall’Iamc-Cnr consentono di compiere una simulazione numerica di onde e correnti e di poter quindi offrire utili dati sulla loro possibile evoluzione a breve termine e sul movimento dei corpi in mare, riducendo sensibilmente tempi di ricerca e costi delle operazioni
La caratterizzazione dinamica e fisica dell’area avverrà attraverso l’utilizzo di boe che saranno lanciate in mare per diverse ore per essere successivamente recuperate a bordo delle motovedette. Trasportate dalle correnti superficiali, esse trasmetteranno in tempo reale posizione e temperatura via satellite.
«Le informazioni raccolte - sottolinea Sorgente - possiedono un elevato valore economico e ambientale. I dati osservati, infatti, verranno da noi integrati nel sistema di previsione della circolazione marina del Mar Mediterraneo Occidentale sviluppato dall’istituto Cnr di Oristano nell’ambito dei progetti Ritmare e Medess-4ms per la calibrazione e la validazione del modello di circolazione a supporto delle operazioni di anti-inquinamento marino da idrocarburi, salvataggio e recupero e dello sviluppo sostenibile di tutte le attività produttive associate al mare

Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina
Fonte: ufficio stampa CNR

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