Il progetto Opìfice dal web al reale domani a Cagliari (L'Unione Sarda, 28 febbraio 2007)
La rete ucciderà i libri. Il web sterminerà i giornali: niente di più falso, almeno fino ad oggi. Volumi e quotidiani stanno riacquistando nuova vita nell'era di internet proprio grazie alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie. La stagione dei servizi internet condivisi e gratuiti sta regalando insperate occasioni di stimolo e d'incontro a vantaggio dei fruitori (sempre più attivi) e dell'editoria, almeno quella che sa cogliere il nuovo e cavalcarlo. Sono i blog dei lettori, i portali degli autori, e una lunga serie di altre idee geniali messe in pratica con i mezzi telematici. Come il progetto A million penguins dell'editore inglese Penguin (www.amillionpenguins.com), che offre a chiunque (con tecnologia Wiki, quella che permette la scrittura collettiva sul Web) grazie a un gruppo di moderatori che controllano la qualità delle proposte e la possibilità di partecipare alla creazione di un romanzo.
Dopo il software, senza tanti proclami, è arrivato il romanzo “open source”: lo hanno capito subito gli italiani di Kaizen che propongono la scrittura di un libro collettivo, non a ruota libera ma intorno al volume La strategia dell'ariete.
Questo è il filone dei prologomeni, o racconti di avvicinamento: un tappeto di storie da far germogliare sotto un libro già pubblicato, appunto, o di prossima uscita, come nel caso del gruppo di scrittori bolognesi, celato dietro il nome collettivo Wu Ming, ideatore del portale www.manituana.com. Il lettore diventa scrittore? Non solo: attraverso la lettura del libro, come in una caccia al tesoro letteraria, si potrà poi scovare la parola d'ordine per oltrepassare lo sbarramento che nasconde un altro mondo virtuale: quello della comunicazione con gli autori, dove porre domande e appuntare commenti. Questo particolare premio al lettore, ovvero la password per accedere a uno stadio più avanzato del sito, ricorda il meccanismo esaltante del videogame in cui i diversi livelli di gioco si devono conquistare sul campo. Pardon sul web. Forse non avevano in mente queste sofisticate procedure i giovani universitari, cagliaritani e non, che nel 2002 diedero vita al progetto Opìfice. Pensavano soltanto di usare il web per confrontarsi e discutere. Poi hanno iniziato a raccogliere i racconti ricevuti via email. E adesso pubblicano un volume (Tutti esplosi, le trame di Opìfice. Giulio Perrone editore, 2007): una selezione delle creazioni racimolate telematicamente. Il libro, presentato in diretta via web la settimana scorsa al Manamanà di Cagliari, domani riceverà il battesimo del pubblico sempre nel capoluogo (alle 19 nella libreria Tiziano, nella via omonima) alla presenza dei due autori (Fabio Medda e Mattia Piano) e con la matita di Luca Congia, autore dei fumetti che arricchiscono il volume.
«Per tutto il 2005 – spiega Simone Olla, anima del Centro Studi Opìfice – abbiamo selezionato un racconto ogni mese, fra i numerosi testi che arrivavano in redazione, più alcuni fuori concorso. Il tema era libero, soltanto successivamente i racconti sono stati suddivisi in tre momenti narrativi: Ritmi e luoghi della terra, Dubbi postmoderni e Frutti amari della Velocità».
Ma il libro è soltanto un punto di partenza. Il progetto prosegue, inutile dirlo, rigorosamente su internet all’indirizzo www.opifice.it
Dopo il software, senza tanti proclami, è arrivato il romanzo “open source”: lo hanno capito subito gli italiani di Kaizen che propongono la scrittura di un libro collettivo, non a ruota libera ma intorno al volume La strategia dell'ariete.
Questo è il filone dei prologomeni, o racconti di avvicinamento: un tappeto di storie da far germogliare sotto un libro già pubblicato, appunto, o di prossima uscita, come nel caso del gruppo di scrittori bolognesi, celato dietro il nome collettivo Wu Ming, ideatore del portale www.manituana.com. Il lettore diventa scrittore? Non solo: attraverso la lettura del libro, come in una caccia al tesoro letteraria, si potrà poi scovare la parola d'ordine per oltrepassare lo sbarramento che nasconde un altro mondo virtuale: quello della comunicazione con gli autori, dove porre domande e appuntare commenti. Questo particolare premio al lettore, ovvero la password per accedere a uno stadio più avanzato del sito, ricorda il meccanismo esaltante del videogame in cui i diversi livelli di gioco si devono conquistare sul campo. Pardon sul web. Forse non avevano in mente queste sofisticate procedure i giovani universitari, cagliaritani e non, che nel 2002 diedero vita al progetto Opìfice. Pensavano soltanto di usare il web per confrontarsi e discutere. Poi hanno iniziato a raccogliere i racconti ricevuti via email. E adesso pubblicano un volume (Tutti esplosi, le trame di Opìfice. Giulio Perrone editore, 2007): una selezione delle creazioni racimolate telematicamente. Il libro, presentato in diretta via web la settimana scorsa al Manamanà di Cagliari, domani riceverà il battesimo del pubblico sempre nel capoluogo (alle 19 nella libreria Tiziano, nella via omonima) alla presenza dei due autori (Fabio Medda e Mattia Piano) e con la matita di Luca Congia, autore dei fumetti che arricchiscono il volume.
«Per tutto il 2005 – spiega Simone Olla, anima del Centro Studi Opìfice – abbiamo selezionato un racconto ogni mese, fra i numerosi testi che arrivavano in redazione, più alcuni fuori concorso. Il tema era libero, soltanto successivamente i racconti sono stati suddivisi in tre momenti narrativi: Ritmi e luoghi della terra, Dubbi postmoderni e Frutti amari della Velocità».
Ma il libro è soltanto un punto di partenza. Il progetto prosegue, inutile dirlo, rigorosamente su internet all’indirizzo www.opifice.it
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