Daniele Marzeddu riporta Lawrence in Sardegna. Opening 7 giugno alle 17:30, conferenza 8 giugno alle 9:00
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Daniele Marzeddu in Cagliari (credit ph Vicki Baker)“Nell'aprile 2022 il D.H. Lawrence Birthplace Museum ha organizzato l’evento Return to Sea and Sardinia con la proiezione del film e il lancio della mostra fotografica. Daniele è un fotografo e regista pluripremiato e, guardando queste immagini, è facile capire perché. Singolarmente si presentano come piccole opere d'arte, ma esposte insieme e in sequenza, trasmettono la storia del viaggio di Marzeddu attraverso la Sardegna mentre girava il film, facendoti sentire come un compagno di viaggio.” |
Daniele Marzeddu, autore nel 2021 del film “Return to Sea and Sardinia”, ritorna a Cagliari con una mostra fotografica che si ispira al viaggio di Lawrence del 1921.
Daniele, cosa contiene questo libro che vieni a presentare a Cagliari domani?
«Viaggiare, esplorare, vivere. Queste tre parole hanno caratterizzato la mia vita sin da quando ero molto piccolo. La mia famiglia è originaria della Sardegna, ma io sono cresciuto tra la Sicilia e l'Italia continentale. Mi ritengo una sorta di apolide, avendo trascorso i miei 45 anni in luoghi totalmente diversi tra loro, dal Tirolo, a Venezia, dal Portogallo a Firenze, alla Spagna, e, attualmente, mi trovo nelle East Midlands inglesi, dove, una mattina dell’11 settembre 1885, nacque lo scrittore D.H. Lawrence.
Alcuni anni fa, mi erano stati assegnati dei lavori a Eastwood, alla periferia di Nottingham, dove colsi l'opportunità di andare a visitare il D.H. Lawrence Birthplace Museum, la casa natale dello scrittore diventata museo nel 1974. Durante quell'insolito tiepido pomeriggio di luglio del British Summer provai ad immaginarmi quale fosse la Weltanschauung in quella che all’epoca del giovane Lawrence era un centro produttivo di un vasto distretto minerario del Nord Inghilterra. Allora l'idea di ripercorrere il viaggio di Sea and Sardinia era già embrionale nella mia mente, e - oltre a voler approfondire la biografia dello scrittore - ero anche desideroso di conoscere più a fondo il modo di vivere dell’epoca vittoriana nelle Midlands. David era coetaneo di Giovannangelo, il mio bisnonno paterno, ed entrambi trascorrevano la propria vita quotidiana nella propria singolare insularità, circondati da mari molto distanti tra loro.
Così, mentre camminavo tra le stanze all’interno della terraced house - la tipica casa a schiera inglese con i mattoni a vista – e leggevo le didascalie delle fotografie e gli oggetti domestici, mi si stavano costruendo tutta una serie di ponti che collegavano la Gran Bretagna alla Sardegna. Lessi per la prima volta il suo Sea and Sardinia quando avevo quindici anni. All'epoca ero un adolescente molto disorientato con la passione per la musica e le arti visive. Trovavo la letteratura generalmente affascinante, ma, come altri miei compagni di scuola, la sentivo come un obbligo, una sorta di pesante fardello su cui redimere i miei peccati di studente ignavo, indolente ai dettami di quel liceo di provincia. Il libro me lo trovai impacchettato sul tavolo della mia cameretta il giorno del mio compleanno: mi venne regalato dalla sorella di mio padre, una zia dal carattere un po’ schivo, ma che, quando si parlava di Sardegna, diventava improvvisamente gioiosa e loquace al ricordo dei momenti felici dell'infanzia trascorsi nella terra di origine del loro padre.
Nel 1994, durante una delle vacanze estive nella casa al mare, uno degli zii ferrovieri suggerì ai miei di esplorare l’interno dell’isola a bordo del “trenino” delle Ferrovie Complementari della Sardegna che partiva ogni mattina prima delle 5 dalla stazione di Cagliari-Monserrato. Fu cosi’ che, mossi dalla curiosità e dalla passione per la scoperta delle terre selvagge, i miei decisero di partire da Oristano prima del sorgere del sole per arrivare a prendere il treno a Mandas. Chissà, forse salimmo su quel buffo treno a due carrozze proprio per il compleanno di Lawrence, l’11 settembre. Non ricordo di preciso il giorno, ma, ad ogni modo, sono piu’ che sicuro che fosse settembre.
Il libro Insights into D.H. Lawrence’s Sardinia è composto da 15 saggi, scritti da docenti delle Università di Bath, Malta, Maçeió (Brasile), Cagliari e Trento, ma abbiamo voluto inserire il contributo di esperti locali che hanno toccato argomenti quali la psicologia (che coinvolge la relazione e il ruolo di donne e uomini), il cibo, l’antropologia del viaggio e l’importanza dei costumi tradizionali come segno dell'attaccamento dei sardi alla loro terra. E’ stato molto interessante ricevere per la prima volta la preziosa testimonianza di Barbara Porcedda pronipote dell'oste siciliano Calogero Lunetta, che Lawrence incontrò di persona, a Mandas. Lo scopo di questa raccolta di saggi è quello di portare avanti un approccio originale alla lettura di Sea and Sardinia puntando su questi aspetti fondamentali, poco toccati in precedenti pubblicazioni dedicate al libro di viaggio più famoso di Lawrence.
C’è, poi, la disamina della ricerca di Lawrence del proprio ego attraverso la ricerca dello spirito del luogo/genius loci. La metodologia applicata per lo sviluppo di questo progetto di esame si può definire fieldwork: partendo dalla realtà descritta da Lawrence nel suo viaggio ho voluto cercare un approccio fotografico che mi facesse penetrare nei
differenti spiriti del luogo della Sicilia e della Sardegna, due differenti insularità nello stesso mare. Dall’ormai lontano 2018, quando avevo deciso di intrapendere la produzione di questo progetto, avevo incominciato involontariamente anche a scavare anche nel passato della mia famiglia. Assieme alla produzione del documentario, realizzato grazie a un crowdfunding internazionale, mi sono voluto concedere il piacere di riprendere in mano la mia prima fotocamera a pellicola, continuando nella ricerca del mio linguaggio fotografico analogico.»
Che cosa significa ritornare sul luogo del delitto: in quella città raccontata da Lawrence e che tu hai preso, ripreso e sviscerato, con le tue immagini?
«Quando decisi di contattare la D.H. Lawrence Society of Great Britain per capire se fossero interessati a sostenere
questo "secolare" progetto mi trovavo a Cagliari per lavorare alla produzione del film Side Effect di Antonio
Meloni. Non avevo grosse aspettative ne’ mi aspettavo una grande compartecipazione da parte della Society, ma,
invece, mi risposero subito e mi consigliarono di mettermi in contatto con il loro Vice President, Nick Ceramella. In
quel periodo abitai in città per circa tre mesi, cosi’ ebbi il piacere di conoscerla meglio: nei miei annuali returns in
Sardegna, infatti, Cagliari è stata sempre un luogo di passaggio sulla via per Oristano, dove abbiamo casa. Nelle
pause dal set mi facevo delle lunghe passeggiate da viale Bonaria (dove si trovava la vecchia stazione delle
Ferrovie Complementari della Sardegna) al bastione San Remy. Quelle escursioni mi permisero, in qualche modo,
di fare una sorta di pre-location scouting dei luoghi che avrei poi filmato e fotografato nel 2021. Era il 2019 e stava
cominciando ad arrivare l'ondata pandemica.
Nick mi rispose che voleva incontrarmi di persona, così ci vedemmo nel febbraio 2020 a Roma, giusto qualche
giorno prima che gli spazi aerei venissero chiusi per il contenimento dei contagi. Parlammo a lungo, piacevolmente
seduti al tavolo in una delle sue trattorie preferite, al Pigneto. Ci trovammo subito a nostro agio. Lui aveva studiato
a Nottingham negli anni ‘70, e contribuì ad aprire il museo ad Eastwood nel 1974. Mi raccontò delle intenzioni di
Lawrence di inserire delle fotografie per la prima edizione del 1921 e che tra i titoli in lizza c’erano Sardinia Films
e Films of Sicily and Sardinia. Malgrado Lawrence avesse aspettato a lungo per ricevere le immagini dei luoghi che
visitò in Sardegna, quelle fotografie rimasero ferme in qualche studio di Cagliari. Chissà... sarebbe interessante
sapere quando partì la richiesta dalla casa di Lawrence a Taormina e a quale fotografo venne inviata. Alla fine,
l’editore newyorkese Thomas Seltzer, d’accordo con l’autore, optò per delle illustrazioni a colori create
dall'eclettico Jan Juta.
All’inizio, ero titubante rispetto alla produzione di un film, ben consapevole delle tante fatiche che bisogna fare per
arrivare al prodotto finale, Ma Nick, che nel 1995 aveva ripercorso il viaggio di Sea and Sardinia assieme alla
famiglia, mi convinse a salire a bordo della grande nave lawrenciana.»
«La mostra fotografica, tenutasi nel 2022 nelle stanze della casa natale di D.H. Lawrence giunge un anno dopo in
Sardegna: si svolge a Cagliari e ad Orosei, voluta con grande interesse da parte dell’Ateneo Cagliaritano e
dall'Amministrazione comunale di Orosei. L’Università ci ospitò anche nell’ottobre 2021 quando presentammo il
progetto nel complesso di “Sa Duchessa”, ma, purtroppo, a causa del covid, fu un po’sottotono. Adesso, anche
grazie all’apertura della Collezione di arte sarda “Luigi Piloni” all’interno del Palazzo del Rettorato, ci sarà una
mostra multimediale dove il pubblico potrà fruire delle foto e del film, consultare il libro in versione digitale, e
librarsi con la colonna sonora del film magnificamente composta da Glåsbird: https://whitelabrecs.bandcamp.com/album/return-to-sea-and-sardinia-original-soundtrack
Ci ricordi l'appuntamento?
Andrea Mameli, Linguaggio Macchina, 7 giugno 2023
Return to Sea and Sardinia (official website)
Insights into D.H. Lawrence’s Sardinia (Cambridge Scholars)
Un docufilm ripercorre il viaggio di Lawrence in Sardegna (ANSA, 20 ottobre 2021)
Lavanda di mare: il film di Daniele Marzeddu ispirato da D.H. Lawrence (AW, 15 aprile 2021)
Return to Sea and Sardinia: a Nottingham il film di Daniele Marzeddu su D. H. Lawrence (Sardegna Film Commission, 5 aprile 2022)
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