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Visualizzazione dei post con l'etichetta Voyager

Troop Zero: un film sull'amicizia, non con gli alieni ma tra umani

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Nel 1977 la NASA ha allestito le sonde spaziali del programma Voyager con una grossa novità: oltre i soliti strumenti (spettrometri, magnetometri e tanti altri) insieme ai sistemi di trasmissione (con i quali le sonde hanno prodotto e inviato al nostro pianeta informazioni sui giganti gassosi del sistema solare e continueranno a spedire dati fino al 2025) si è pensato di inserire oggetti in grado di fornire una rappresentazione di vita e cultura terrestre . L'obiettivo dichiarato è presentare la Terra e i suoi abitanti. Il difficile compito fu affidato all'astronomo Carl Sagan (noto al grande pubblico come autore del romanzo di fantascienza Contact da cui nel 1997 fu tratto il film omonimo, diretto da Robert Zemeckis). Così all'interno delle sonde Voyager furono collocati due dischi d'oro contenenti 115 immagini che mostrano alcune capacità umane e descrivono il Sistema Solare; una selezione di suoni naturali, versi di animali, brani musicali di varie epoche e cu...

Avamposti del progresso. Dalla Terra allo spazio, dal racconto di Joseph Conrad al diario di bordo di Samantha Cristoforetti

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Un tempo gli avamposti del progresso si trovavano sul nostro pianeta e sfruttare le loro risorse comportava disagi, sofferenze, sopraffazioni, che ora risciamo a immaginare solo grazie alla letteratura e al cinema. Esemplare in questo senso il racconto di Joseph Conrad Un avamposto del progresso (An Outpost of Progress, 1897) ambientato in Africa. Dal 1957, con lo Sputnik, l'idea di frontiera si è allontanata dalla Terra.  E quelle orme impresse sulla sabbia lunare nel 1969 sono un timbro indelebile sulla trasformazione del concetto di avamposto: l'esplorazione si estende allo spazio .  Le ripetute missioni robotizzate su Marte e l'uscita delle sonde Voyager dal sistema solare sono solo alcune delle conferme di questo grande sogno diventato realtà. Ma il concetto di avamposto non si è modificato solo in virtù della distanza percorsa per le esplorazioni. Vi è, secondo me, qualcosa di più profondo: la nostra specie, allontandosi dal suo pianeta, trova motivo di cresc...

Il pianeta Terra visto dalla sonda Cassini (prossima a Saturno)

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Ecco una nuova fotografia che ci mostra quanto siamo piccolini rispetto al resto: è stata scattata il 19 Luglio 2013 dalla sonda Cassini. Praticamente siamo noi visti da Saturno (il pianeta intorno al quale la sonda Cassini è in orbita dal 2004). NASA/JPL-Calthech Space Science Institute Un precedente famoso: nel 1990 la sonda Voyager 1 fotografò il pianeta Terra dalla distanza di 6 miliardi di chilometri: "Pale Blue Dot": la Terra vista dallo spazio profondo e il sogno di Carl Sagan

Il viaggio delle sonde Voyager continua: con loro una rappresentazione di vita e cultura terrestre

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Le due sonde Voyager, quasi 36 anni dopo aver lasciato il nostro pianeta, stanno uscendo dal Sistema Solare, e si addentrano nello spazio interstellare. In questo momendo il Voyager 1 (lanciato da Cape Canaveral il 20 Agosto 1977) dista dalla Terra 18.500.239.300 km mentre il Voyager 2 (lanciato il 5 Settembre 1977) è lontano 18.396.335 km . Basta leggere queste due distanze per capire: 1) quando siamo piccoli (in confronto al Sistema Solare), 2) quanto siamo straordinari (dato che fino a questo momento non abbiamo notizia di altri abitanti dell'Universo), 3) quanto sono meravigliose la scienza e la tecnologia che ci permettono di mandare delle sonde tanto lontano. Nelle sonde è stato inserito un disco ( Voyager Golden Record ) contenente saluti in 55 lingue , musiche , suoni e 115 immagini . Il disco rappresenta un'evoluzione della " placca del Pioneer ". Il contenuto del Golden Record, selezionato da un comitato presieduto Carl Sagan , ha l'obiettivo ...
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I dati provenienti dal Voyager 1 indicano che la sonda, lanciata nel 1977, sta attraversando una regione dello spazio nella quale l'intensità delle particelle cariche, esterne al nostro sistema solare, è notevolmente più alta. Il Voyager sarà il primo oggetto costruito dall'uomo e essere entrato nello spazio interstellare: ora si sta avvicinando alla frontiera del sistema solare. [This artist's concept shows NASA's two Voyager spacecraft exploring a turbulent region of space known as the heliosheath, the outer shell of the bubble of charged particles around our sun. Image credit: NASA/JPL-Caltech] Data From NASA's Voyager 1 Point to Interstellar Future

Nuove misure dallo spazio interstellare

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I più recenti dati forniti alla NASA dalle sonde Voyager e Cassini hanno permesso di ricalcolare le distanze dello spazio interstellare dato che sonda Voyager 1 vola verso i confini dello spazio interstellareò I risultati, pubblicati su Nature, utilizzano informazioni inviate dal Voyager nel dicembre 2010, in base alle quali si osserva che le particelle del "vento solare" in quella regione rallentano fino a fermarsi. Zero outward flow velocity for plasma in a heliosheath transition layer Nature 474, 359–361. Published online: 15 June 2011.

"Pale Blue Dot": la Terra vista dallo spazio profondo e il sogno di Carl Sagan

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Nel 1990 la sonda Voyager 1 scattò una foto in direzione Terra dalla distanza di 6 miliardi di chilometri realizzando il sogno dell'astronomo Carl Sagan. Osservando attentamente questa foto si riesce a scorgere il nostro pianeta: è il punto blu a metà della banda marrone sulla destra. E vista da 6 miliardi di chilometri la Terra appare proprio un piccolo puntino nel buio dello spazio profondo: Pale Blue Dot. Oggi, primo maggio 2011, la sonda Voyager 1 ha raggiunto i confini del Sistema Solare. Il suo propulsore, basato sul decadimento radioattivo del Plutonio 238 le permetterà di viaggiare fino al 2020. Le sonde Voyager 1 e 2 sono le uniche ancora attive in quella regione dello spazio e sono tuttora in grado di svolgere compiti scientifici, come dimostrano le recenti prese di dati sul vento solare. La sonda si sta allontanando dal sistema solare a una velocità di 17,063 km al secondo, pari a 3,600 Unità Astronomiche all'anno. Le distanze dalla Terra sono indicate, in tempo rea...