Se la scienza avrà meno fondi, che ne sarà della Comunicazione della scienza?
Ieri sera, a Villa Clara più che di Scienziati di ventura abbiamo parlato degli effetti nefasti della 133. Io ora mi chiedo: ma se il taglio dei finanziamenti pubblici creerà problemi alla ricerca, che ne sarà della comunicazione della scienza? Una risposta mi arriva dal blog i divulgatori scientifici: i precari, la Gelmini e la lezione dell’Olivetti
i precari, la Gelmini e la lezione dell’Olivetti
L’Olivetti investiva molto nella ricerca, faceva macchine belle da vedere e facili da usare e aveva quella che gli esperti chiamano “coscienza sociale” che è poi solo il rispetto profondo per chi lavora, a dimostrazione del fatto che per guadagnare non è necessario essere stronzi.
Poi è stata smembrata, tutto il piano sociale è crollato, gli investimenti nella ricerca non si fanno più, gli operai vengono licenziati ed è tutto un fiorire di call center e precari sottopagati. Il sogno è finito, ma per chi, come me, ai sogni ancora ci crede, un piccolo consiglio (da girare, se li conoscete anche a Gelmini, Brunetta&co): andate a vedere la mostra che sta per essere inaugurata all’Officina H “Olivetti 1908-2008 - il progetto industriale“, fatevi un giro al MAAM, il museo di architettura moderna all’aria aperta, passeggiate tra l’asilo nido aziendale e le case “per famiglie numerose”, guardate la bellezza di quegli edifici, la cura dei particolari, l’importanza data agli spazi di socializzazione, la quantità di servizi offerti e immaginatevi in quel posto, semplici operai che fanno macchine da scrivere o giovani ingegneri che possono “inventare” qualcosa di innovativo e capirete perché ho tanto a cuore la partecipazione.
i precari, la Gelmini e la lezione dell’Olivetti
L’Olivetti investiva molto nella ricerca, faceva macchine belle da vedere e facili da usare e aveva quella che gli esperti chiamano “coscienza sociale” che è poi solo il rispetto profondo per chi lavora, a dimostrazione del fatto che per guadagnare non è necessario essere stronzi.
Poi è stata smembrata, tutto il piano sociale è crollato, gli investimenti nella ricerca non si fanno più, gli operai vengono licenziati ed è tutto un fiorire di call center e precari sottopagati. Il sogno è finito, ma per chi, come me, ai sogni ancora ci crede, un piccolo consiglio (da girare, se li conoscete anche a Gelmini, Brunetta&co): andate a vedere la mostra che sta per essere inaugurata all’Officina H “Olivetti 1908-2008 - il progetto industriale“, fatevi un giro al MAAM, il museo di architettura moderna all’aria aperta, passeggiate tra l’asilo nido aziendale e le case “per famiglie numerose”, guardate la bellezza di quegli edifici, la cura dei particolari, l’importanza data agli spazi di socializzazione, la quantità di servizi offerti e immaginatevi in quel posto, semplici operai che fanno macchine da scrivere o giovani ingegneri che possono “inventare” qualcosa di innovativo e capirete perché ho tanto a cuore la partecipazione.
Commenti
Andrea (ammutolito).
Fabry.
bea (la divagatrice)
Vogliono tapparci la bocca da più parti...
MammaTigre
Raccoglierò firme per il referendum. Questa porcheria va bloccata subito
Ad es: in termini quantitativi la 133 quanto sottrarrà alla ricerca? quanto e chi colpisce il blocco del turn-over?, ci sono poi nel DL aspetti nascosti le cui conseguenze sono meno appariscenti al pubblico ma che gli addetti ai lavori riconoscono meglio? Come e cosa verrà compromesso il lavoro di ciascuno di voi?