Con Bear Grylls nella giungla di tutti i giorni (L'Unione Sarda, Cultura, 28 Dicembre 2012)


Ha ucciso e mangiato serpenti e insetti, si è arrampicato su alberi di 30 metri e si è lanciato in cascate alte 40. Bear Grylls, nome d'arte di Edward Michael Grylls, è famoso anche per aver scalato l'Everest a 23 anni. Ma è noto soprattutto per le sue imprese estreme, riprese da Discovery Channel.
In questi giorni è nelle librerie l'ultimo libro di Bear Grylls: “Living Wild. Il manuale definitivo di sopravvivenza” (Mondadori, 257 pagine, 18,00 euro). Un prontuario per affrontare con serenità piccole disavventure di viaggio o per sentirsi pronti a cavarsela in qualche catastrofe: accendere il fuoco, fare nodi e legature, depurare l'acqua, leggere la mappa, trattare una ferita, una frattura o un'insolazione. Ma anche per prevenire: scegliendo il giusto equipaggiamento e la corretta alimentazione.
In libro di Grylls raccoglieo nozioni acquisite nei corsi di addestramento dei corpi speciali inglesi e nel corso della sua lunga esperienza all'interno del movimento scout. Infatti il volume dedicato ai 28 milioni di scout e ha espresso la sua gratitudine al fondatore, Lord Baden-Powell.
Nel mese di marzo 2013 apre le porte la "Bear Grylls Survival Academy". I corsi si svolgeranno da marzo in Scozia, nelle Highlands: attraversamenti fluviali, discese in corda doppia, arrampicate, ma anche accendere il fuoco in condizioni estreme, costruire rifugi di emergenza, procurarsi cibo e acqua».
Chi può partecipare alla Survival Academy?
«I corsi sono aperti a chiunque aspiri imparare tecniche di sopravvivenza, le stesse che la gente mi ha visto fare in Man Vs Wild, con le quali un giorno potrebbero salvare qualche vita»
Qual'è stato il momento più difficile?
«Probabilmente quella caduta nell'inverno Siberiano. Ma ci sono state molte giungle, paludi e montagne che hanno messo alla prova i miei limiti e in molti casi la fuga mi ha salvato la vita!»
Qual'è stato il contributo dell'esperienza Scout alla tua vita professionale?
«Ha dato a me come a tantissimi giovani dei buoni principi su cui basare solidamente la vita, dall’affrontare le avversità con allegria al preparare con cura le spedizioni.»  
Mai stato in Sardegna?
«No, ma è nella mia lista»
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, 28 Dicembre 2012, pag 58, Cultura

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