Perdasdefogu ricorda Tito Mameli. L'importanza dei Maestri Elementari.

Il 22 Dicembre 2012 Perdasdefogu ha onorato il ricordo di mio padre, Tito Mameli, con un incontro nella Biblioteca Comunale.

Con la relazione di Francesca Lai è stato possibile ricostruire l'elenco dei Maestri Elementari dal 1750 al 1923. Giacomo Mameli ha poi letto l'elenco della classe composta dai nati nel 1936, con la quale Tito Mameli iniziò a insegnare, subito aver conseguito il Diploma di Maturità Magistrale.

In linea con la splendida atmosfera di curiosità e collaborazione che si viene a creare nella Biblioteca di Perdasdefogu sono state poi ascoltate le testimonianze di alcuni ex scolari. Tra le tante segnlo quella di Felice Tegas, nato nel 1936, autore di una bellissima lettera, dalla quale riporto alcuni passaggi:

  "Caro Maestro Tito, sono il tuo ex alunno Felice Tegas da Perdas, ti scrivo perché ora non posso parlarti più; ti scrivo per riconoscenza. Non sei stato un burocrate, ma un lavoratore del campo, un contadino della cultura, un seminatore di civiltà. Ti scrivo per dirti grazie di quanto mi hai dato, per quanto ci hai dato, perché siamo numerosi. Ciao Maestro! Il tuo ricordo mi commuove".

Poi è stata la volta di Martina Manai, venuta appositamente da Quartu Sant'Elena (il luogo dove babbo ha insegnato per pià anni) allo scopo di tributare un commovente omaggio al suo Maestro. Martina era nell'ultima classe in cui babbo ha insegnato prima di andare in pensione, nel 1984. Ecco alcuni stralci della lettera di Martina:

  "Il Maestro è entrato nella mia vita una mattina di settembre del 1981, da allora ne ha sempre fatto largamente parte. Un uomo “d’altri tempi”, nell’accezione più bella che si possa dare, per i modi e toni eleganti, rari ieri come oggi. Ma quello che voglio ricordare oggi, insieme a voi, è soprattutto la modernità dei suoi metodi di insegnamento. Del Maestro Tito, figura autorevole e mai autoritaria, amante del suo lavoro, che svolgeva sempre con serietà e rigore, ricordo inoltre il suo sorriso. Il sorriso dopo un compito o un disegno ben realizzati, ma soprattutto il sorriso gioioso che si apriva quando cantava. Credo amasse molto cantare. Del Maestro Tito, figura autorevole e mai autoritaria, amante del suo lavoro, che svolgeva sempre con serietà e rigore, ricordo inoltre il suo sorriso. Il sorriso dopo un compito o un disegno ben realizzati, ma soprattutto il sorriso gioioso che si apriva quando cantava. Credo amasse molto cantare. Apprezzava il lavoro dei suoi allievi e sapeva riconoscere il giusto merito ad ognuno senza ingiustizie o favoritismi a cui, si sa, i bambini sono molto sensibili. Credo di non avergli detto mai grazie, lo faccio ora. Grazie perché, oltre ad avermi insegnato a leggere e scrivere in modo semplice e naturale, mi ha trasmesso la passione per lo studio e la ricerca e, soprattutto, ha insegnato a me e ai miei compagni l’amore e il rispetto per sé stessi e gli altri".
Sono sempre rimasto sorpreso per le lettere di auguri e le cartoline che mio padre riceveva da suoi ex alunni. Credo di aver finalmente capito il perché: evidentemente esercitava bene il ruolo di guida per i bambini e sapeva miscelare competenza, passione, severità e rispetto. Solo così mi spiego tutta questa stima nei suoi confronti. L'importanza del Maestro Elementare nei 40 anni in cui babbo ha insegnato (tra il 1944 e il 1984) era enorme. Non che oggi non lo sia, ma i bambini fino a 28 anni fa non erano circondati da tutte quelle sollecitazioni, stimoli, proposte, che li avvinghiano adesso. E molto probabilmmente quando il Maestro era unico si fissava nella memoria in maniera più indelebile di come non accada adesso che sono tre.
Per organizzare questo splendido incontro ho potuto contare sulla collaborazione di due instancabili animatori della vita culturale di Perdasdefogu, Virginia Marci e Giacomo Mameli, che ringrazio di cuore.
Parlare dei propri Maestri dentro una Biblioteca, tra il Sindaco e cittadini di ogni età, mi sembra davvero un magnifico esempio di civiltà.
Grazie Perdas.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 24 Dicembre 2012

Foto in alto: mi circondano Martina Manai (alunna dell'ultima classe avuta da babbo) e Giuseppe Martiri, noto Peppino (alunno di Tito Mameli durante le sue prime supplenze in sostituzione del maestro Felice Mameli).




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