Dai disegni del Neolitico alla radioastronomia: la parola all'autore del logo di SRT
Logo SRT (Stefano Asili) |
Quel tratto bianco che racchiude una stella a otto punte che significati racchiude?
Quell'immagine è più vicina alle sculture del Neolitico o alle gigantesche costruzioni della scienza moderna?
Per capirlo ho interpellato l'autore: il grafico (e laureato in fisica) Stefano Asili.
Stefano, come sei arrivato al quel disegno?
«Nella mia memoria visiva c'è un bagaglio piuttosto pesante di cianfrusaglie non tutte utili. Fra quelle utili c'era il petroglifo di Genna Arrele, e quando mi hanno chiesto il marchio ho immediatamente pensato che la sua forma fosse una stilizzazione perfetta dell'antenna».
Così hai scelto di rappresentare la fusione tra i disegni del Neolitico e la silhouette di radiotelescopio?
Petroglifo di Genna Arrele |
Schema tecnico SRT |
Ora che SRT riceve il battesimo ufficiale il logo potrebbe subire qualche variazione, secondo te?
«Di recente ho proposto una versione ancora più stilizzata e un po' più matura nel lettering: quella vecchia, ancora in uso, è troppo didascalica, penso che una versione più esatta nelle linee potrebbe essere più corretta e non meno forte.»
Stefano Asili mi raccontò qualcosa del ragionamento che lo aveva portato a disegnare quel logo alcuni anni fa.
La storia mi è ritornata in mente l'11 Settembre 2013 quando l'astrofisico Manuel Floris, nel corso del suo intervento durante la manifestazione "Buongiorno Notte, gli astri tra scienza, musica e poesia", ha mostrato alcune immagini del complesso archeologico di Pranu Mutteddu, in territorio di Goni (a pochi chilometri dal Sardinia Radio Telescope). Manuel Floris ha indicato in alcuni Menhir gli strumenti per la misura del tempo del Neolitico.
Inaugurazione Sardinia Radio Telescope (SRT) 30 Settembre 2013
Andrea Mameli Blog Linguaggio Macchina
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