La missione di Simone Mori: lottare contro il linfoma di Hodgkin, con #tenaciaetenerezza

Il giorno di Ferragosto ha compiuto 40 anni. Da uno e mezzo ha ingaggiato una lotta contro un Linfoma di Hodgkin. E lo fa pubblicamente, con l'hashtag #tenaciaetenerezza.
Simone Mori su twitter infonde coraggio ("Il cancro si impossessa della quotidianità. Io proverò fino alla fine ad ostacolarlo") e speranza ("Molti pensano che il tumore sia come la fine. Non deve passare questo messaggio"), rivendicando solo dignità ("Devo essere nei cuori di tutti voi per quello che sono, per quello che esprimo e non per la malattia che ho").

Secondo l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro questo linfoma ("tumore che prende origine nel sistema linfatico, ovvero nelle cellule e nei tessuti che hanno il compito di difendere l'organismo dagli agenti esterni e dalle malattie e di garantire una corretta circolazione dei fluidi nell'organismo") è relativamente raro: rappresenta circa lo 0,5% di tutti i casi di tumore diagnosticati.

Simone, quando hai scoperto la malattia?
In maniera conclamata a Maggio 2015

Quali sono stati i primi sintomi?
Debolezza e febbre persistente. Vivo con una vita differente da prima, certo, ma non sono morto. Si combatte fino alla fine.

Perché hai deciso di affrontarla pubblicamente?
Questa è stata una decisione istintiva. Dopo la diagnosi sono rimasto due giorni senza parlare con nessuno. Poi mi son detto: visto che le possibilità di guarire ci sono, allora perché non essere utile agli altri? Così ho deciso di raccontare tutto sui social. Fa bene anche a me perché così la esorcizzo. E poi vedo che raccontare la mia malattia fa bene anche agli altri. Finora ho trascorso almeno 3 mesi negli ospedali ma la vita va avanti.

Cosa sono i braccialetti con l'hashtag ?
Il braccialetto è semplicemente perché ho voluto celebrare il mio quarantesimo compleanno con questi braccialetti: 15 mesi fa non era scontato che sarei arrivato a 40 anni. Il ricavato è servito a sostenere due associazioni che ho scelto spontaneamente (Vidas e L'arcobaleno della speranza). L'hashtag racchiude quello che penso e quello che gli altri pensano di me. Per la precisione "Tenacia e tenerezza" nasce dalla definizione che il mio amico Moreno Marinozzi ha dato di me.. penso che mi abbia letto nel profondo di come sono.


Cosa ti provoca più fastidio?
L'insulto gratuito, la cattiveria insensata, l'ignoranza presuntuosa. Poi vedo che manca la tenerezza tra di noi, ma la tenerezza non deve essere scambiata per debolezza.

Cosa di regala più soddisfazione?
Quando riesco a dare forza agli altri sono contento. Quando leggo i messaggi di tutte quelle persone che mi scrivono che stanno meglio grazie ai miei tweet sto meglio anch'io. Condividere le emozioni, anche quelle negative, è fondamentale, come pure essere empatici. Anche ricevere messaggi da persone sconosciute e da personaggi famosi, che spesso mi chiedono di non essere citati, è incoraggiante. Io trovo forza nelle persone: è davvero bellissimo aprire i social e trovare queste cose. Spero solo di essere utile a più persone.

Grazie!

Se volete incontrare Simone sui social:


Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina

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