L'arcipelago delle meraviglie: una mostra ricorda Paolo Budinich nel centenario della nascita. Trieste 27 Agosto - 25 Settembre 2016

Ci sono uomini che passano dentro la storia e la cambiano.
Se oggi Trieste è conosciuta come città di scienza e cultura lo dobbiamo in gran parte a Paolo Budinich.
Budinich ha attraversando la storia ha saputo progettare un futuro, per la sua città, Trieste, e per la scienza internazionale.
E anche per la visione della scienza internazionale.
Laureato in Fisica nel 1939, Budinich ha insegnato fisica sulla nave scuola Amerigo Vespucci. Durante la Seconda Guerra mondiale fu catturato dagli inglesi e fu prigioniero prima in Inghilterra e poi negli Usa. Nel 1951 lavorò con Werner Heisenberg a Gottinga e nel 1954 con Wolfgang Pauli a Zurigo. Fu poi coinvolto nella progettazione della Trieste scientifica dove nel 1964 fondò, assieme al fisico pakistano, il Centro internazionale di fisica teorica Centro internazionale di fisica teorica (ICTP) e l'Advanced School of Physics (dal 1978 Scuola internazionale superiore di studi avanzati: SISSA).
Così quella città di mare che alla fine della Seconda guerra mondiale soffriva più di altre i postumi dei conflitti internazionali diventa invece un faro della collaborazione mondiale, grazie alla scienza.
Per questo è importante ricordare Paolo Budinich a un secolo dalla sua nascita con una mostra ("L'arcipelago delle meraviglie") che sarà inaugurata il 26 Agosto e resterà aperta fino al 25 Settembre nella Sala Veruda di piazza Piccola a Trieste (dalle 10:00 alle 20:00).
La mostra è realizzata da Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e Immaginario Scientifico, in collaborazione con l'Università di Trieste, il Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam" (ICTP), The World Academy of Sciences (TWAS), la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT), con il contributo del Comune di Trieste.


Addio a Paolo Budinich, il "capitano" (Erio Tosatti, 19 Novembre 2013)

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