Il genoma più antico svela l'albero genealogico dei nativi americani
Il più antico genoma mai sequenziato appartiene a un ragazzo vissuto in Siberia 24 mila anni fa.
La ricerca, condotta dal Natural History Museum di Copenhagen, racchiude un secondo risultato straordinario: i cromosomi del ragazzo hanno molto in comune con quelli dei nativi americani e con quelli dei moderni europei. Ciò potrebbe significare che alcuni antenati dei nativi americani erano anche antenati di noi europei.
In altre parole il DNA eurasiatico dei moderni nativi americani non deriva solo dagli apporti post-colombiani, come finora si riteneva, ma anche dal patrimonio genetico dei primi americani.
Lo studio, coordinato da Eske Willerslev, è stato pubblicato oggi su Nature con il titolo: Upper Palaeolithic Siberian genome reveals dual ancestry of Native Americans.
Andrea Mameli
Blog Linguaggio Macchina
20 Novembre 2013
La ricerca, condotta dal Natural History Museum di Copenhagen, racchiude un secondo risultato straordinario: i cromosomi del ragazzo hanno molto in comune con quelli dei nativi americani e con quelli dei moderni europei. Ciò potrebbe significare che alcuni antenati dei nativi americani erano anche antenati di noi europei.
In altre parole il DNA eurasiatico dei moderni nativi americani non deriva solo dagli apporti post-colombiani, come finora si riteneva, ma anche dal patrimonio genetico dei primi americani.
Lo studio, coordinato da Eske Willerslev, è stato pubblicato oggi su Nature con il titolo: Upper Palaeolithic Siberian genome reveals dual ancestry of Native Americans.
Andrea Mameli
Blog Linguaggio Macchina
20 Novembre 2013
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